L’impressionante e colorato murale “Interdimensional Portal” di Criola è ora in mostra nella Jungle Plaza del Miami Design District. FOTO DI LUIS GOMEZ
Dopo il suo debutto negli Stati Uniti con “Black Girl Magic”, un doppio murale temporaneo su un edificio del centro di Las Vegas, l’artista urbana Tainá Lima, meglio conosciuta con il suo soprannome artistico Criola, porta le sue audaci immagini nel vivace Design District di Miami. Nata nella mecca creativa di Belo Horizonte in Brasile, Criola fonde la cultura e il design afro-brasiliani con la storia naturale nelle sue opere d’arte. Ora nel suo più grande murale fino ad oggi, che abbraccia la Jungle Plaza del quartiere, l’immagine dei Gemelli di Criola offre un’esplorazione interattiva attraverso lo spazio e periodi di tempo. Giustamente intitolato “Portale interdimensionale”, il murale accende le associazioni all’identità e alla cultura attraverso la figurazione, i simboli e i motivi e invita a ripensare a ciò che definisce l’identità femminile nera mentre sonda le relazioni umane con la natura.
L’impressionante e colorato murale “Interdimensional Portal” di Criola è ora in mostra nella Jungle Plaza del Miami Design District. FOTO DI LUIS GOMEZ
Due protagoniste femminili centrali con elaborate trecce blu sono alla moda, celebrative e potenti. Le loro sagome richiamano stilisticamente le caricature ritagliate dell’artista Kara Walker che raffigurano le atrocità degli schiavi, ma la narrativa del murale dipinge i personaggi di Criola come complessi e saggi.
L’impressionante e colorato murale “Interdimensional Portal” di Criola è ora in mostra nella Jungle Plaza del Miami Design District. FOTO DI LUIS GOMEZ
“C’è una storia innegabilmente forte di rappresentazione delle figure femminili nere nell’arte brasiliana, da Candido Portinari e Tarsila do Amaral a Dalton Paula e Rosana Paulino. Il lavoro di Criola si basa su questa eredità, ma spinge anche i confini delle possibilità di autodeterminazione delle donne nere, affrontando così il razzismo sistemico e la repressione statale”, afferma la curatrice Karen Grimson.
Sebbene ci siano molti modi per entrare nel “Portale interdimensionale”, al centro del murale un altare offre un portale verso un mondo più illuminato, sostenuto da ideali precoloniali e dalla prospettiva di un futuro rinnovato.
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