Musica, teatro, reading, trekking, notti a osservare le stelle e concerti all’alba dal 21 agosto a Calitri con la sesta edizione della rassegna ideata da Vinicio Capossela. Tra gli ospiti Angelo Branduardi, Massimo Zamboni e un tributo a Antonio Infantino
“Un evento di eventi pensato per fare esperienza di sé e degli altri, per indagarsi e indagare, magari per rendersi perplessi attraverso lo sconfinamento”. Si presenta così Sponz Festival, kermesse voluta e diretta da Vinicio Capossela che, giunta alla sua sesta edizione, per una settimana animerà Calitri e altri cinque comuni limitrofi nell’Alta Irpinia. Tema e titolo di quest’anno: Salvagg’ – Salvataggi dalla mansuetudine, “il limite per eccellenza, quello antropologico, che da una parte ci separa dagli altri animali e dall’altra ci separa da noi stessi in quanto anima”. Tema che sarà indagato attraverso spettacoli teatrali, reading, performance, proiezioni e, naturalmente, tanta musica, alla ricerca di “una socialità comunitaria che, nella trasgressione rituale e nell’insubordinazione della festa, salvi tutti i suoi partecipanti”.
Una settimana, quella dal 21 al 26 agosto, con anteprima al Castello Principi Biondi Marra il 19 agosto con il dialogo tra Marco Aime, Michela Murgia e Vinicio Capossela, che si preannuncia dunque intensissima anche grazie agli eventi della sezione SponzArti, gli incontri della Libera Università per Ripetenti, le escursioni di trekking e in bici, happening, laboratori per bambini. Gli ormai classici, concerti all’alba e le notti a osservare le stelle e a bere vino nelle grotte di Calitri, fra i vicoli del centro storico con i suoi scalini “disegnati da Esher e dai muli”.
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Ad inaugurare la rassegna, il 21 agosto ci penseranno i canti e le danze propiziatorie del popolo Mapuche, che saranno allo Sponz per l’intera settimana, preludio di In-Trance, tributo, con la partecipazione di Daniele Sepe, ad Antonio Infantino, il leader storico dei Tarantolati di Tricarico scomparso a gennaio. Momento clou del festival sarà la Notte Selvaggia del 25 agosto in cui l’intera Calitri si farà palcoscenico per il Cupa ‘nta la cupa” – Atto unico e finale, concerto con cui Vinicio Capossela torna proprio là, nel luogo della leggenda da cui prendono il nome le canzoni della cupa, in compagnia di Mimmo Borrelli. “Cupa è la zona d’ombra”, spiega Capossela, “la zona selvatica, il labile confine tra la luce della contemporaneità e il buio della storia pregressa. Il confine tra i vivi e i morti, tra la realtà e la verità inconoscibile. Questo è stato per me la cupa, in questo mondo di mezzo sono nate le canzoni della cupa, cominciate nel 2016. Il 25 agosto, l’atto finale”, uno spettacolo che si preannuncia memorabile. Con le creature ibride uomo-animale (i Rumiti, maschere ancestrali del Carnevale di Satriano di Lucania che richiamano lo spirito dei boschi della Basilicata, i Merdules) ad accompagnare gli artisti in una lunga processione.
Fra gli appuntamenti principali, dell’edizione 2018 dello Sponz, il concerto di Angelo Branduardi e Giovannangelo De Gennaro del 22 agosto, una versione particolare del celebre album del 1996 Camminando Camminando eseguita insieme a un ensemble di musica antica. Tifiamo Rivolta viaggio nel presente e nel passato di Massimo Zamboni, chitarrista e co-fondatore dei Cccp – fedeli alla linea prima e dei Csi dopo, che torna per il secondo anno al festival. E Music for Wilder Mann, spettacolo musicale e visivo di Teho Teardo con il fotografo Charles Fréger. La prima alba sarà salutata dal concerto di A Hawk and A Hacksaw, duo americano che, fra Santur persiani, archi e ottoni, suona una musica rurale pronta a trasportare il pubblico in un viaggio senza confini fra Bulgaria, Grecia, Romania, Turchia e Albania.