i trovano in città animate da lingue e culture profondamente diverse; in luoghi e Paesi con storie, caratteristiche attuali e prospettive differenti; sono negozi con concept e location altrettanto distanti. Un elemento in comune però le due boutique Ermanno Scervino di Monaco e Hong Kong, in apertura in questi giorni, ce l’hanno: la qualità e lo stile di un marchio fiorentino che in pochi anni è diventato globale. Nonché oggetto del desiderio di donne di continenti lontani, come Europa e Asia, appunto, e non solo.
«I due monomarca rispondono a esigenze e sollecitazioni dei mercati locali differenti – spiega l’amministratore delegato Toni Scervino –. A Montecarlo, dove apriremo domani, eravamo già presenti in alcuni multimarca e sappiamo che molte nostre clienti di lunga data trascorrono dei periodi nel Principato. Le boutique sono un investimento enorme, ma hanno due vantaggi che nessun’altra forma di distribuzione ha. Da una parte raccontano una storia, costruiscono un’atmosfera; dall’altra servono a far conoscere il marchio a nuovi clienti». A patto, ovviamente, di scegliere location centrali e avere metrature interessanti: solo così un brand come Ermanno Scervino, che potremmo definire di lusso accessibile e financo di lusso tout court, può presentare al meglio collezioni.
«A Monaco abbiamo 120 metri all’interno del Métropole Shopping Center di Avenue des Spélugues – sottolinea Scervino –. A Hong Kong, che aprirà sabato 5 maggio, siamo in una zona famosa e di grande fascino, Ocean Centre Harbour City. Cinque vetrine e un box esterno e 130 metri di superficie. Un’occasione che non potevamo lasciarci sfuggire».
Toni Scervino ed Ermanno Daelli, anima creativa e co-fondatore dell’azienda, vogliono restare indipendenti e continuare a crescere, pur consapevoli dei mezzi che hanno i giganti del lusso. «Nel 2016 abbiamo raggiunto i cento milioni di fatturato, un bel traguardo. Nel 2017 siamo cresciuti ancora e siamo molto ottimisti per i prossimi due-tre anni – aggiunge l’ad –. Non cerchiamo aumenti esponenziali delle vendite perché la nostra forza è il made in Italy e l’artigianalità, un aspetto che mal si addice, per usare un eufemismo, alle grandi quantità. Negli ultimi anni abbiamo ampliato la sede, i laboratori, assunto giovani e investito nella formazione interna. Continueremo a farlo, al ritmo con il quale il mercato continuerà a premiarci».
L’export è arrivato al 70% e l’e-commerce, specie negli Stati Uniti, cresce a due cifre. Merito non solo del marketing e della comunicazione digitale, ma delle molte celeb e attrici che scelgono in modo spontaneo gli abiti Ermanno Scervino. «Donne straordinarie, non soltanto per la loro bellezza, come Nicole Kidman, che di recente ha indossato una creazione Scervino sulla copertina di Time. Sono linfa vitale per l’immagine, ancora prima che per le vendite. E, naturalmente, riempiono me, Ermanno e tutte le persone che lavorano per noi di sano orgoglio».
In maggio aprirà una grande boutique a Firenze e anche in questo caso in una location speciale: piazza Strozzi, davanti al negozio Louis Vuitton. «Abbiamo tanti sogni e progetti, cerchiamo di realizzarli uno per volta, facendo le cose con estrema cura e senza montarci la testa – conclude Scervino –. Ora siamo concentratissimi sulla donna, ma lavoriamo pure sull’uomo, il bambino, i profumi. E un giorno, chissà, potrebbe arrivare una home collection».