Mr. Louis Vuitton entra nel circolo dei Paperoni da 100 miliardi di dollari

Arnault vede il suo patrimonio volare grazie ai risultati e alla crescita azionaria del colosso Lvmh

Arnault vede il suo patrimonio volare grazie ai risultati e alla crescita azionaria del colosso Lvmh

MILANO – Bernard Arnault entra nel ristretto club dei super Paperoni, quello che richiede un patrimonio di almeno 100 miliardi di dollari per aprire le sue porte. Al traguardo, che vuol dire 89 miliardi se si parla di euro, il presidente di Lvmh ci è arrivato martedì sera, quando le azioni del colosso francese del lusso sono salite del 2,9% a un livello record di 368,8 euro per titolo. Il Bloomberg Billionaires Index, che traccia le fortune degli uomini più ricchi proprio in base all’andamento in tempo reale del loro patrimonio (quando questo è quotato), si è illuminato di rosso perché Arnault ha tagliato il famigerato traguardo.

La sua è una progressione irresistibile, in questo 2019: la sua ricchezza è salita di quasi 32 miliardi di dollari da inizio anno, nessuno scattista meglio di lui tra i 500 membri dell’indice. In generale è stata un’annata fino a questo momento positiva per tutti i francesi, leader degli scalatori europei: oltre ad Arnault, Bloomberg cita il ‘rivale’ dell’altro colosso del lusso, la Kering di Francois Pinault, e la regina dei cosmetici Francoise Bettencourt Meyers che si sono spartiti più di 40 miliardi di incremento. Niente male anche per i fratelli che stanno dietro il brand Chanel, Gerard e Alain Wertheimer, che hanno visto la loro fortuna salire di quasi 10 miliardi dopo la diffusione dei risultati 2018 della maison.

Nota l’agenzia Usa che la fortuna di Arnault vale più del 3% dell’economia francese. E subito balzano alla mente le violente proteste che hanno percorso la Francia, anche in nome di una diseguaglianza delle risorse per rispondere alla quale si chiede di tassare maggiormente i ricchi.

Dal punto di vista industriale, invece, il fascino delle borse Louis Vuitton non sembra scalfito dalla fase di rinculo del commercio internazionale, così come non si piegano ai dazi gli champagne Dom Perignon e gli orologi Tag Heuer che sono altre parti della collezione Lvmh. Non a caso, le azioni sono salite del 43% quest’anno, miglior performance del listino parigino.

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