Moda ecologica, ora la scarpa si può gettare nell’umido

In amore, come nella vita, il segreto è sempre uno: trovare la ‘scarpa giusta’. Il problema è che oggi c’è l’imbarazzo della scelta. Stilisti e produttori non mancano certo d’iniziativa, fantasia e spirito di innovazione. Così, c’è chi lancia la scarpa intercambiabile che consente di sostituire la tomaia a seconda delle occasioni, mantenendo come base la stessa suola. C’è chi invece propone décolleté e sandali bio, tanto ecologici da poter essere smaltiti nell’umido. E poi ecco i designer emergenti, con le proposte più bizzarre come la scarpa a forma di morbida buccia di banana o di tucano. Insomma, come ogni anno il Micam, il salone internazionale della calzatura, ospitato a Fiera Milano Rho e terminato da poco, è stato un’eccezionale vetrina per capire quali le proposte dei signori della moda per il nostro piede e come queste influenzeranno il nostro modo di camminare.

Tra gli stand, tanti i prodotti del Made in Italy. Ecco la scarpa bio di Loriblu, storico marchio con quartier generale a Sant’Elpidio, in provincia di Fermo. Realizzata in pelle, pitturata a mano, questa calzatura può essere personalizzata con un nome o una data (proprio come si fa con la fede nuziale). L’azienda è sempre stata attenta ai cambiamenti di costume e, non a caso, quest’anno il brand celebra i 40 anni del sandalo Mignon, il suo primo grande successo. Mignon col suo tacco da sette centimetri, nel 1978 rappresentava una novità dirompente nel panorama calzaturiero italiano. Solo qualche passo più avanti ecco le scarpe della linea lusso, proposte dalla designer milanese Francesca Mambrini, caratterizzate per le piume d’uccello riprodotte grazie a una lavorazione a laser su pelle di vitello e camoscio. E ancora impreziosite da decorazioni a paillettes e fiori di tessuto. Particolare anche il tacco da 11 centimetri. Tutto cromato, sembra appena uscito da una carrozzeria di automobili.

Da effetto wow ecco anche la scarpa di Acbc. L’aziende milanese, fondata e diretta da Gio Giacobbe, ha presentato una calzatura a tecnologia modulare: a una suola si monta con una pratica zip una tomaia. Così sarà più facile viaggiare più leggeri, potendo indossare oggi una sneakers, domani uno stivaletto. Tra gli stand ecco poi la collezione di Lelli Kelly per le bambine. Il brand propone la scarpa “interattiva”. Le bambine che le indossano, possono personalizzare la calzatura come se fossero delle vere e proprie stiliste colorando gli accessori a forma di cuore venduti assieme alle scarpe. Un modo come un altro per stimolare la creatività.

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