Miroglio Fashion, redditività in salita e cambio ai vertici
n 2018 all’insegna del miglioramento della redditività e un 2019 cominciato con un importante cambio al vertice, con la nomina del nuovo ad Gaetano Sallorenzo. Miroglio Fashion, divisione del gruppo tessile di Alba cui fanno capo 12 marchi e, tra gli altri, i marchi Elena Mirò, Fiorella Rubino, Oltre e Motivi, ha chiuso il 2018 con ricavi consolidati per 500 milioni di euro.
Se il fatturato è sostanzialmente in linea con le cifre dell’anno precedente – nel 2018 i ricavi avevano toccato quota 519 milioni, in salita del 6% anno su anno – a migliorare è la redditività: il margine operativo lordo è quasi raddoppiato, passando dai 5,8 milioni di euro del 2017 agli 11,3 milioni del 2018.
«Il percorso di Miroglio Fashion – spiega Elena Miroglio, commentando i risultati e anticipando una nuova fase per la divisione – è stato incentrato dapprima sulla revisione delle strutture organizzative, poi su focalizzazione e riposizionamento dei brand oltre che su un’ importante riqualificazione e ottimizzazione della rete retail diretta. Questo percorso ha portato risultati positivi, di cui ci riteniamo soddisfatti».
Il 2019 si apre all’insegna delle novità. Primi tra tutti, i cambi al vertice, annunciati insieme ai risultati economici lo scorso 9 aprile: lascia, a scadenza di mandato, il ceo Hans Hoegsted, che aveva “spinto” la divisione fashion con una massiccia operazione di restyling e riposizionamento retail di 300 negozi in 300 giorni, e a sostituirlo è il manager italiano Gaetano Sallorenzo. «Sono orgoglioso di entrare a far parte di questa squadra e di questa famiglia con l’obiettivo di dare continuità al percorso di rilancio di Miroglio Fashion e per accompagnare l’azienda verso un modello di business ancora più competitivo e sempre più focalizzato sui brand. La mia lunga esperienza maturata a livello internazionale potrà essere d’aiuto per allargare la crescita sui mercati esteri»
Sono cambiati anche alcuni membri del Cda, nel quale il gruppo piemontese ha voluto inserire figure (come l’ex Coo di Ynap, Alberto Grignolo) con competenze nuove e in linea con gli obiettivi di Miroglio Fashion: internazionalizzazione e digitalizzazione. Obiettivi verso i quali l’azienda si sta già muovendo: non solo il gruppo ha già avviato uno sviluppo 4.0 dei propri punti vendita fisici, ma nel 2018, per esempio, il marchio Elena Mirò ha stretto una partnership con Facebook per la realizzazione di una campagna social con l’obiettivo di conquistare nuove clienti e sempre più giovani.
Attualmente la divisione conta 1.100 store monomarca, 2.300 punti vendita wholesale, 6 e-store e 4.500 dipendenti.