Fare la modella, sogno di molte ragazze, come si inizia? E come fu
nziona?
La mia carriera da modella è cominciata per caso, in quanto sono stata notata durante una sfilata di moda da un fotografo e ho cominciato a posare. Inoltre, ho lavorato per diversi anni sia come ragazza immagine che come modella per gioielli nelle Fiere dell’oro. Nel tempo, ho perfezionato il mio stile come fotomodella, dedicandomi esclusivamente ad esso ed allargando la mia espressività dalla fashion anche al campo artistico, per il quale lavoro in parallelo. In ogni caso, per fare la modella seriamente non basta avere voglia di fare due foto e mettersi dinanzi ad un obiettivo. Ci vuole tantissima costanza, impegno, determinazione, pazienza… Lo bruciarsi o meno in genere dipende anche da quanta pazienza si ha nell’aspettare le proposte giuste. non bisogna mai cedere a compromessi, false promesse ecc. ma come diceva un fotografo a me caro che è venuto a mancare, bisogna capire che se si fanno le scelte giuste, le cose giuste arrivano.
Cosa ti ha spinto a fare la modella. Era già un tuo sogno da bambina?
Diciamo che sin da bambina, avevo voglia di comunicare ciò che avevo dentro…solo che mentre prima lo facevo attraverso le parole, ossia attraverso scrittura, nel tempo ho cominciato a farlo attraverso le immagini. Infatti, anche adesso, spesso scrivo dei pensieri che affianco alle mie foto così da indirizzare a quello che in quel momento volevo rappresentare. Mi piace creare delle immagini in cui posso comunicare quello che mi viene chiesto o quello che ho dentro a seconda se il progetto è più fashion o artistico. Mi ha aiutata poi una delusione che mi ha messo in gioco e dato la forza di trasformare la sofferenza in qualcosa di creativo… posare mi ha fatto molto crescere, mi ha fatto scoprire cose di me che non pensavo esistessero. mi ha regalato i momenti più veri difronte a me stessa. Mi ha avvicinato alla vera me… Ecco, io quando poso sono me stessa, nei mille aspetti che una donna potrebbe avere…questo forse rende le mie immagini più dirette e reali in ciò che voglio comunicare.
Che sensazioni hai provato durante il tuo primo servizio fotografico?
Sin dalla prima volta in cui mi sono trovata dinanzi all’obiettivo fotografico, mi sono sentita trasportata in un mondo lontano a quello in cui mi trovavo… le emozioni erano amplificate, poi con il tempo e l’esperienza il feeling tra me e l’obiettivo è diventato più diretto… adesso penso di essere molto sciolta dinanzi all’obiettivo. Io e il fotografo, nella maggior parte dei casi, ci ritroviamo ad avere gli stessi occhi.
Una domanda frivola. Qual è il tuo outfit preferito?
A questa domanda devo rispondere in maniera un po’ borderline. Perché se da un lato amo il look più curato, raffinato, sensuale e di classe (esempio un abito lungo scollato), dall’altro amo il look più selvaggio, semplice e naturale, quasi esotico. sono due look in cui mi sento a mio agio perché sono due aspetti di me stessa in cui mi rispecchio, il primo più di raffinato, il secondo più misterioso e antico.
In un mondo sempre + social Quale il tuo la rapporto con instagram?
Instagram credo sia importante al giorno d’oggi per lavorare in questo settore e non solo, consente di comunicare con le immagini e di stabilire dei contatti professionali. I social network possono aiutare ma non devono essere i soli mezzi di comunicazione, ritengo sia professionale anche avere un sito internet e stabilire un contatto diretto con le persone.
C’è un fotografo con cui vorresti lavorare?
Ci sono dei fotografi con i quali ho dei progetti interessanti per il futuro e altri con i quali forse lavorerò, di certo io osservo sempre gli stili dei fotografi che seguo. Diciamo che sono molto attratta sia dal fashion che ha quella dose di eleganza e fascino, che dagli scatti mistici ambientati nella natura, che dalla sensualità e naturalezza del bianco e nero boudoir. Tre stili differenti che amo particolarmente e che cerco di individuare in un fotografo.
Modelle e Fotomodelle: quanto conta l’aspetto fisico e quanto invece quello caratteriale per il successo in questo lavoro?
Allora rispondo alla tua domanda parlando nello specifico per le fotomodelle, perché sennò creo confusione. Per fare le fotomodelle penso sia necessario un fisico armonico, dei tratti insoliti e una forte dose di espressività artistica e fotogenia. Ma ciò non basta se non accompagnato da una fortissima determinazione e carica energetica. La grinta dinanzi all’obiettivo deve bruciare ciò che circonda, si deve avere una forte voglia di comunicare quello che si ha dentro e poi ci si deve impegnare molto. Per quanto riguarda la sicurezza in se stessi, posare può essere anche molto utile a farla crescere ed a rafforzarla nel tempo. Ma è un lavoro che bisogna fare con la testa oltre che con il cuore perché se si finisce in mani sbagliate ci si brucia.
Rimanendo nella moda settore quali sono i tuoi progetto per il futuro?
Ho diversi progetti sia di moda che artistici, sia nel campo delle pubblicazioni internazionali ma adesso non posso rivelare molto…ciò che posso suggerire è di seguirmi perché nel 2019 ci saranno tante belle sorprese e novità… e chissà poi… potrei anche dare delle parole alle mie espressioni. ma non dico più nulla. Mi piacerebbe anche affiancare fotomodelle, non nego la possibilità in futuro di affiancarmi a qualcuno da formare. Sono sempre aperta a nuove collaborazioni artistiche.
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