Intervista all’attrice Italiana Alessandra Carrillo: FEMMINIST – I’m only Passionately Curious
Il suo cortometraggio “Le Piccole Cose”, nella rosa dei 30 scelti su 150, in concorso per il Premio RAI Cinema Channel al Festival Internazionale Tulipani di Seta Nera ed al contempo al LOVE Film Festival di Perugia è un breve manifesto contro la violenza sulle donne (potete vederlo) QUI
Alessandra Carrillo ne è attrice, ma anche sceneggiatrice, regista, produttrice e montatrice. Com’è andata?
Ho letto di un concorso contro la violenza sulle donne e mi è venuta subito l’idea: una storia di 3 minuti per raccontare che anche le piccole cose fanno la differenza in una relazione. Nel giro di una settimana e a bassissimo budget, ma grazie ai tanti amici che ci hanno creduto, abbiamo creato, girato e post-prodotto un corto che vuole essere da monito per le donne in certe situazioni al limite, anche se nel quotidiano. Sono grata ai miei attori (Vincenzo Iantorno, Nathan Macchioni, Camilla Petrocelli e Federico Lucidi) ed a tutta la troupe (Cristian De Vincenzi, DOP; Flavio Gargano, musiche originali; Nazzareno Neri, Colorist; Alessio Caucci e Francesco Procacci, Sound Mix & Design) per averci messo il cuore.
Tu sei principalmente attrice ora, ma vieni da un’esperienza diversa.
Sì, sono stata per tanti anni in giro per il mondo come manager d’azienda occupandomi di strategia e marketing, ma mi sono resa conto che a questa passione artistica continuavo a tornarci, sempre, facendo teatro a Londra, a Barcellona: quindi, una volta tornata in Italia, ho frequentato la scuola Teatro Azione e mi ci son buttata. Poi c’ho preso gusto ed ho anche scelto la via della regia e della scrittura. Sono una persona curiosa e mi piace continuare ad imparare cose nuove, per potermi esprimere. Ma essere un personaggio, viverlo, è la cosa più bella.
Guardando il tuo sito www.alessandracarrillo.com esce fuori proprio questa tua curiositas: parli 5 lingue, viaggi, balli, scrivi, presenti oltre a girare e recitare. E si vede che hai una certa attenzione alla tematica femminile.
Sì, la mia frase è “I’m only passionately curious” (cit. Albert Einstain). E penso che il mix di esperienze, la conoscenza di diverse culture e di modalità d’espressione non possa che contribuire alla mia stessa consapevolezza come persona, e di conseguenza, come attrice. Credo molto anche nel far passare questi messaggi: da viaggiatrice, come WanderAle (www.wanderale.it) porto gruppi con Vagabondo in mete lontane (prossima meta Peru ad Agosto); da amante del ballo mi sono innamorata dei 5Ritmi e sono parte del gruppo Transitio-n che promuove nuove forme di holistic entertainment ad orari diversi dal solito (mai andati a ballare appena svegli?); da idealista sono parte attiva dei TEDx nella mia città, Foggia (dove ho presentato la prima edizione); e da femminista continuo a scrivere articoli per The Freak sullo sguardo femminile nel cinema, ed ho creato una pagina web www.femminism.com (sì, con due M!) che vuole essere mezzo per identificare nuovi role models femminili e cercare ispirazione per un femminismo positivo, non contro gli uomini, ma di auto-determinazione femminile.
Progetti futuri?
Proprio a proposito di auto-determinazione femminile, ho scritto un soggetto per un road movie che in qualche modo tocca tutti questi aspetti: il viaggio, la diversità, il ballo, lo sguardo femminile ed anche la mia Puglia. L’ho presentato per un workshop: dita incrociate, vedremo!
E nella mia terra tornerò a Maggio per presentare il nuovo lavoro in uscita del regista Antonio Silvestre, una persona con una sensibilità pazzesca e la tenacità di portare aventi questo meraviglioso progetto, “Ralph De Palma: l’uomo più veloce del mondo”: è un docu-film su un pilota automobilistico, Ralph (interpretato da adulto da Alessandro Tersigni e raccontato da Simone Montedoro) partito da Biccari in provincia di Foggia, che nel 1919, a Daytona Beach, segnò il record che lo rese l’uomo più veloce del mondo. Un lavoro che ho amato, interpretando la mamma di Ralph, che vede partire tutta la sua famiglia verso l’America, i suoi quattro figli e suo marito (interpretato da Vincenzo De Michele), mentre lei rinuncia, non essendoci il denaro anche per il suo biglietto. Una storia che in qualche modo è tutt’ora attuale in certe parti del mondo: ed il distacco che ho provato vedendoli andare via è uno strazio che lacera. Ma lo fa per il loro bene, e Ralph avrà da raccontarne con le sue gesta. Non vedo l’ora di vederlo e di rivivere quelle emozioni. Vivo di quelle.
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