Nell’era del Concept Store l’intimo si fa sempre più spazio sul mercato globale, una storia che dura da secoli fin dall’antico Egitto, quando la nobiltà femminile inizia ad indossare delle tuniche a diretto contatto con la pelle, anche l’attore Daniel Craig che nel 2006 nel film di 007 Casino Royale, indossò un costume da bagno Grigioperla, ma soprattutto un made in Italy che guarda nuovi stilisti e marchi emergenti, come l’emergente INFEDELE guidata dalla fondatrice stilista design Adriana Santamaria. Oggi la sua collazione simboleggiare l’armonia, il lusso e la femminilità, realizzato con l’antica tecnica del ricamo Adriana Santamaria mette in scena la semplicità e rivoluzione. Allora cos’è per Adriana Santamaria il concetto di intimo? risponde cosi: L’intimo resta sempre il luogo dell’immaginazione, della fantasia, della trasgressione, il punto di riferimento per sedurre e conquistare. In un layout “ispirante”, INFEDELE Lingerie presenta un assortimento brand con un’ampia varietà di stili e fasce prezzo per un’offerta contemporanea e sempre rinnovata, che non si rivolge a uno specifico target, ma rappresenta la donna moderna e le nuove modalità di acquisto. L’obiettivo è offrire alle consumatrici nuove idee entrando in contatto con un marchio che punta alla qualità del suo prodotto.
Come nasce l’idea del tuo brand?
L’idea del mio brand nasce davanti a una vetrina sterile, volevo restituire unicità’, dopo una giornata di shopping tramutata in analisi.
Ci racconti il tuo approccio alla moda?
La moda per me è una terapia…quello che indossi diviene lo specchio della tua personalità
Perché la scena di mettere te al centro del tuo marchio?
Perché io ero il difetto giusto e cosi volevo smontare lo stereotipo della perfezione. Imposto dai media.
A quale pubblico si rivolge i tuoi prodotti?
Il mio brand si rivolge a donne sofisticate a cui piace piacere. Abbiano il concetto del bello
Chi è
Adriana Santamartia?
Raccontaci di te e del tuo marchio. Adriana Santamaria nasce a Licata nell’agrigentino. Da piccola venivo definita strana perché vestivo di nero, in realtà avevo già trovato il mio stile. I tatuaggi e i capelli biondi arrivano dopo, sono i miei trasporti che mi vengono a cercare. Come le matite e i fogli la notte quando mi vengono a cercare. Dopo il diploma mi trasferisco nella capitale e là dopo diverse collaborazioni in aziende che gestivano colossi dell’economia italiana comincio la mia carriera. Donna anticonformista che non abbassa la testa e riga dritto all’obiettivo. Questo modo di fare mi ha portato alla conquista di persone di un certo calibro, che mi sostengono e aiutano. Il mio brand è un made in Italy di lusso. Perle nere rare. Capi esclusivi, sofisticati che garantiscono la qualità e il mare in Italy. Il nome del brand racchiude diverse sfumature non parla soltanto di sentimenti amorosi. Infedele è una pala che scava in profondità e analizza la società.
Quando ti reputi soddisfatto del tuo lavoro?
Quando realizzi quello che era anche un tuo sogno oltre a un lavoro puoi definirti soddisfatta e vincente. Anche il deserto ha una strada.
Quale è il tuo approccio stilistico alla moda?
Io vivo e mi identifico attraverso la moda. Ma apprezzo il buon gusto. Credo l’Italia sia uno dei paesi che abbia i migliori stilisti. mi emulano molto dolce e gabbana. La loro impronta riconoscibile…infatti ho lavorato a una linea totalblack con un sapore differente da tutto quello che proponi il mercato. Per essere alla moda devi avere carattere e personalità in primis
Cosa ha influenzato la tua estetica?
La mia estetica è una spina rigogliosa che rompe la pelle, la conseguenza della mia anima che si esprime e avvolge nel nero…mi identifico in vestiti semplici e decisi senza farmi influenzare dalla massa
Quando hai deciso di diventare stilista? C’è stato un momento preciso oppure no? Effettivamente c’è stato un momento. Un pomeriggio cercavo un capo di lingerie per un’occasione particolare e non trovando nulla che divenisse una seconda pelle ho provveduto da me
Cos’è la moda per te?
La moda per me è vita. Lei ti valorizza o uccide. Devi saperla cavalcare
Quale è la tua creazione preferita?
La mia creazione preferita è mia figlia
Ultima domanda il senso della vita?
Il senso della vita lo trovo nelle piccole cose. Nelle cose semplici. I gesti puliti e semplici, che sono la felicità… non vedrai mai un bambino essere infelice, loro vivono delle piccole cose