TORINO – Da rampollo viziato e problematico a imprenditore brillante, fortemente impegnato nel sociale. Alla trasformazione di Lapo Elkann, 40 anni, hanno contribuito eventi traumatici, come l’incidente di un anno fa a Tel Aviv che l’ha quasi ucciso, ma anche incontri importanti, come quello con Joana Lemos, 45enne ex pilota automobilistica di nazionalità portoghese, sua attuale compagna. «In questa pandemia ho avuto la fortuna di avere accanto una donna che mi ha messo le ruote motrici e che, come me, sente il bisogno di restituire», ha dichiarato Lapo in un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera.
«Ha vinto la Parigi-Dakar, sa che vuole dire cavalcare le dune e quindi avere a che fare con una persona non facile: io non sono molle, non sono inattivo», ha detto Elkann. Durante il lockdown Lapo e Joana si sono dati da fare per aiutare le persone in difficoltà economiche con diverse iniziative, dimostrando di essere in grande sintonia. Sintonia che non scattò, però, quando si conobbero per la prima volta. «Ero in un ristorante e ho visto uno sguardo che era una forza della natura – ha raccontato Lapo -. Poi, ho visto anche il resto e mi è piaciuta in tutto. Ci ho provato subito in modo lapesco e mi è andata male. Le ho scritto un messaggio: ‘ti voglio’. La volevo molto prima che lei volesse me. Non ha risposto. Ho dovuto ricominciare in modo lapesco-romantico: costruire un rapporto dove ci si conosce, si vedono nello sguardo passioni, valori, la voglia di presente e di futuro».
E ora la coppia sembra davvero felice. Per Lapo, Joana ha una caratteristica fondamentalmente diversa da tutte le sue ex. «Lei ha molte cose mie: determinazione, costanza, caparbietà, bontà, generosità. Come me, dà così tanto agli altri che a fine giornata può essere sfinita. È una donna che mi porta su ed è la prima che non sta con me per la visibilità o i soldi». Infine, un accenno al futuro: «I figli? Se arrivassero, sarei felice».