Il procedimento studiato da EcoTyre con i PFU: i risultati della nuova mescola sono stati in alcuni casi migliori di quelli ottenuti con pneumatici nuovi
Da rifiuti a gomme: gli pneumatici verdi, realizzati con granulo di PFU (pneumatico fuori uso) messi a punto da EcoTyre hanno dato risultati eccellenti. Il successo è stato determinato da un’ottimizzazione delle 9 fasi del processo: innanzitutto la selezione qualitativa degli PFU recuperati che devono avere caratteristiche specifiche (tipo di polimero, livello di consumo, ecc).
Questi PFU subiscono un processo di granulazione specifico secondo protocolli prestabiliti con controlli qualitativi in entrata e in uscita delle caratteristiche del granulo (densità, granulometria, base polimerica). Segue un trattamento intermedio preparatorio per poi arrivare alla devulcanizzazione: il processo che rende nuovamente utilizzabile la gomma a fine vita per l’utilizzo nel normale ciclo produttivo. Infine lo studio e la messa a punto di una mescola innovativa capace di ottimizzare le caratteristiche della nuova gomma.
La mescola così ottenuta è stata utilizzata da EcoTyre per creare questi pneumatici con, all’interno della mescola, gomma derivante dal riciclo di PFU. Il Consorzio li ha montati su mezzi della propria flotta e ha operato una serie di test operativi su strada per verificare pressione, consumo battistrada, stato generale dello pneumatico, in modalità comparativa rispetto alle gomme tradizionali. I risultati dei test (in una prima fase realizzati con una percentuale di gomma riciclata pari al 5%, aumentata poi fino al 20%) sono stati sorprendenti: dopo aver percorso oltre 1.500.000 chilometri, da aprile 2018 ad aprile 2019 nelle normali condizioni di utilizzo e circolazione su strada, gli pneumatici test montati su 20 camion hanno mostrato caratteristiche di durata e resistenza analoghe, e in alcuni casi migliori, a quelli convenzionali.