Davide Buccheri : Il posizionamento dei cosiddetti hedge fund è da sempre stato utilizzato come un importante segnale dal mercato. Questi sono, infatti, investitori altamente sofisticati e, quindi, dovrebbero essere in grado di prevedere l’andamento del mercato meglio dell’investitore medio.
Inoltre, gli hedge fund hanno una maggiore flessibilità rispetto ad altri investitori istituzionali, che gli permette di modificare le proprie esposizioni in rapidità, meglio riflettendo le condizioni attese sul mercato.
Qualche settimana fa, abbiamo discusso con Davide Buccheri, un esperto di mercati finanziari, come gli hedge fund fossero andati corti in blocco sul VIX. Il VIX è una misura di volatilità. Questo implicava, quindi che gli hedge funds si attendessero un periodo di relativa calma per i mercati azionari.
Altri dati sembrano però non essere d’accordo con questa versione degli eventi. Infatti, il beta degli hedge fund rispetto al mercato azionario è oggi ai minimi storici.
Abbiamo discusso di questi dati nuovamente con Davide Buccheri. Innanzitutto, il beta misura la sensibilità di un portafogli al mercato. Portafogli con beta elevati avranno movimenti multipli rispetto al mercato e viceversa. Un beta ai minimi storici indica quindi che gli hedge funds non vogliono avere una diretta esposizione al mercato. Questo è capitato sia durante la dotcombubble che durante la crisi finanziaria del 2007. La cosa interessante è che però in questi casi il cambio di esposizione sia avvenuto a crisi già iniziata, quando il mercato era già in caduta libera.
Questa volta, invece, il cambio di posizionamento sembra essere avvenuto in un periodo di calma. Gli indicatori economici ancora non mostrano nessun segnale preoccupante infatti.
Inoltre, molti hedge funds hanno posizioni corte volatilità. Questo sembra essere in contrasto con il loro posizionamento beta: se il mercato salisse, la volatilità sarebbe bassa, ma perderebbero per colpa del basso beta; se il mercato scendesse, la volatilità sarebbe elevata, ma le perdite sarebbero contenute per il basso beta.
Secondo Davide Buccheri, non è quindi chiaro quale sia l’obiettivo finale di questo posizionamento. Le due posizioni sono infatti in diretta contraddizione.
E’ possibile, però, che stiamo osservando due diversi gruppi di investitori: vi potrebbe essere un primo gruppo, che ha una visione positiva sul futuro e ha quindi deciso di aprire posizioni corte sul VIX. Il secondo gruppo, invece, avrebbe visioni più negative e ha quindi ridotto il proprio beta in risposta.
Ad ogni modo, rimane comunque il dubbio sul perchè ciascun gruppo abbia limitato le proprie azioni ad uno solo dei due strumenti.
autore: Davide Buccheri