Esce su polegood.com l’intervista escusiva di Linda Roscini: Una vita tutta di un fiato…
l mio tempo fuori dallo sport è davvero limitato, al di là di praticarlo come lavoro, lo pratico anche come hobby. In generale comunque sono una grande appassionata di anime e manga giapponesi, mi piace guardarli e disegnarli, adoro anche viaggiare, leggere fantasy, narrativa e saggistica. Ovviamente quando posso amo trascorrere il tempo con gli amici, fare festa e andare ai party.
OGGI GUARDANDOTI ALLO SPECCHIO COME TI DEFINISCI?
Non mi piacciono le definizioni, ogni persona è un divenire, quindi se penso a me stessa mi viene in mente una cosa che mi dice sempre il mio papà, un diamante allo stato grezzo, che con il passare del tempo continua a raffinarsi.
CI RACCONTI TUTTO DALL’INIZIO, COME TI SEI AVVICINATA A QUESTA DANZA?
Lunga da raccontare, ho sempre fatto sport ma a danzare ho iniziato a 15/16 anni orientativamente. Per caso mi trovavo ad un diciottesimo dove ero stata invitata, la festa era della cugina di una mia amica con cui facevo pallavolo. A questa festa ad un certo punto quando è partita la musica, tra tutti gli invitati, un gruppetto di scapestrati ha iniziano a danzare improvvisando. Ballavano breaking e altri stili dell’hip hop, sono rimasta a guardarli tutta la sera e la cosa mi ha così tanto incuriosita che ho chiesto informazioni per iniziare anche io a praticarlo, da lì non mi sono mai più fermata.
TI SENTI BELLA?
Eh, diciamo a giorni alterni. Credo la domanda sia stata formulata bene, ti senti bella? Il mio vedermi o meno bella è qualcosa legato al mio sentire, quindi legato allo stato emotivo in cui mi trovo. Possediamo un’immagine fisica, ma ogni giorno le sensazioni cambiano, posso dire che razionalmente so di essere una ragazza più o meno bella secondo gli standard odierni, ma la percezione di me stessa non è mai uguale.
COSA SIGNIFICA PER TE ESSERE BELLA?
Anche questa bella domanda, ci si potrebbe fare un dibattito filosofico. Non saprei definire la bellezza, l’unica cosa che posso dire con certezza è che per me la bellezza è un concetto dinamico, un qualcosa che non si può cristallizzare.
QUALI SONO LE TUE ASPIRAZIONI FUTURE?
Vivo la vita un po’ come un videogioco, superi un livello e poi ti aspetta il successivo. So di certo che farò di tutto per continuare a far si che la danza e ciò che le gira intorno possano continuare ad essere il mio lavoro, e nel tempo aumentare la qualità di questo lavoro. Di certo si cerca di arrivare sempre più in alto, sono recettiva alle varie opportunità che la vita avrà da offrirmi.
CI SONO MOMENTI SCORAGGIANTI IN CUI STAVI PER MOLLARE TUTTO?
Tipo sempre? Molto spesso, in molti momenti, stiamo parlando di un mestiere che in Italia non viene riconosciuto come lavoro, di un mestiere dove non ci sono né tutele né garanzie, di un mestiere dove ci mangiano pochi sulle spalle di molti, dove devi spendere per guadagnare e non sempre c’è meritocrazia. Ma allo stesso tempo l’idea di stare ferma, chiudermi in un ufficio, trovarmi un lavoro “sicuro” e stabile mi fa tremare il cuore e mancare l’aria alla gola. È difficile, ma credo fortemente nel fatto che le persone hanno delle vocazioni, io non riesco a stare ferma e di certo non intendo starci.
E’ NECESSARIO INTEGRARE LA DANZA CON QUALCHE ATTIVITA’ TIPO LA CORSA E LA PALESTRA?
Oltre a ballare e insegnare danza, sono una dottoressa di Scienze Motorie, e nella mia visione, integrare la danza con potenziamento muscolare è fondamentale per evitare infortuni e altre complicazioni.