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Puntando lo sguardo verso il cielo si scopre che all’origine del mondo c’è “quell’arte nobilissima che è la danza di cui si dice ella esser nata da principio col mondo istesso”. Cosi come il personaggio Nancy Dibenedetto ci fa dono delle sue parole parafrasando quel ritmo dell’armonia come espressioni del piacere. Dunque La danza è il simbolo vivente di questa continua e ininterrotta traduzione, e a partire da qui possiamo incominciare a leggere le parole di Nency che recitano quel frammento gnostico: “Chi non danza non sa cosa succede”.
Ci fai una tua breve presentazione con una piccola biografia?
Sono nata ad Altamura in Puglia ed ho iniziato i miei primi studi di danza sin da piccola fino a specializzarmi, verso i 18 anni, nella danza classica, moderna e Jazz rispettivamente con il metodo R.A.D. e I.S.T.D.
Completati i miei studi presso il Liceo Classico mi sono iscritta alla facoltà di “lingue e letteratura straniera” sostenendo i primi esami a cui è seguito un soggiorno di circa un anno a Londra, dove ho potuto perfezionare la lingua e fare diverse esperienze lavorative, con l’intento di capire fino in fondo le mie aspirazioni.
Abbagliata dalla realtà londinese pensavo di trasferirmi li, ma mentre ero a Roma al “British Council” proprio per decidere gli studi da intraprendere, questa nuova città iniziava ad affascinarmi.
Così ho continuato i miei studi di danza presso lo “IALS” e la “Maison de la dance” di Roma e mi sono contemporaneamente iscritta alla facoltà di “Lettere con Indirizzo Spettacolo” presso l’Università “la Sapienza”.
A Roma ho fatto alcune comparse per films, ho avuto una esperienza lavorativa come ballerina in RAI, ho partecipato ad un video clip musicale per MTV ed ho trascorso diversi mesi in Gran Canaria lavorando come ballerina coreografa.
Tornata a Roma mi sono laureata in “Lettere con indirizzo spettacolo” ed ho intrapreso gli studi professionali come istruttrice certificandomi col metodo “Polestar®” per il “Pilates” e metodo sia “PoleXGym®” che “Xpert®” per la “Pole Dance”.
Nel 2014 ho partecipato al primo Campionato Nazionale di “Pole Sport” e nel 2015 a quello internazionale di “Pole Art” grazie alle mie insegnanti Titty Tamantini ed Alessandra Marchetti, campionessa mondiale di Pole Dance, ed ho fatto qualche esibizione in giro per l’Italia mentre insegnavo in varie palestre.
In seguito ho deciso di lasciare Roma e tornare in Puglia dove ho continuato ad insegnare Pilates e Pole Dance. Ho fatto alcune esibizioni nella mia città e nei paesi limitrofi e una performance di pole dance come controfigura in un film.
Nel 2016 ho aperto la mia scuola “BUTTERFLY CENTER”, prima ed unica scuola di Pole Dance sul territorio che continuo a gestire ancora oggi con il ruolo di insegnante e presidente.
Grande di aver accettato il nostro invito, inizierei col chiederti come sei approdata al Pole?
Si figuri, per me è un piacere! Alla Pole sono approdata per caso quando ho visto qualche foto e video della mia collega finlandese, coreografa alle Canarie, attualmente riconosciuta tra i grandi della Pole Dance. Subito, entusiasta, capii che quella disciplina in qualche modo mi apparteneva e fu come una luce che si accese dentro di me.
Com’è la tua vita fuori dallo sport?
Premesso che molto del mio tempo è assorbito dal lavoro, nel tempo libero amo stare con la mia famiglia per “recuperare” più di 15 anni passati lontano da loro. Mi piace viaggiare, fare passeggiate in campagna, leggere, andare a teatro, ascoltare e ricercare musica che in qualche modo mi ispira ed è “benzina” per la mia vita. N
Cosa significa per te essere ambiziosi?
Semplicemente ascoltarsi, capire bene quali sono le proprie propensioni e sogni e cibarsene continuamente.
Oggi guardandoti allo specchio come ti definisci?
In generale non mi piacciono le definizioni ma, ahimè, sono una persona sincera e onesta.
Hai un motto?
In realtà ne ho diversi in base alle situazioni ma quello che sento più mio è:
PENSA ALLA SOLUZIONE, NON AL PROBLEMA!
Quali sono le tue aspirazioni future?
Mi piace il palcoscenico e tutto cio’ che riguarda il mondo dello spettacolo, per cui mi piacerebbe avere più opportunità per esprimere al massimo le mie potenzialità.
Ci sono stati momenti scoraggianti in cui stavi per mollare tutto?
Si ho avuto momenti scoraggianti e difficili nella mia vita e ricordo che davanti a me si sono prospettate due strade: il bene ed il male.
Non potevo che scegliere il bene senza mollare ed a tutti i costi, perché la vita è un dono prezioso e va affrontata sempre con forza, coraggio e positività.
Quali sono le ragioni per cui una donna debba avvicinarsi alla pole dance?
Perché è una disciplina divertente e stimolante capace di sviluppare tanta forza e resistenza sia a livello fisico che mentale, aumenta l’autostima, la sicurezza in sé stesse e migliora l’umore.
Sul piano fisico, in particolare, quali sono i maggiori benefici?
Oltre ai benefici dello sport in generale, la pole dance è una disciplina completa che in particolare permette, allenandosi a carico naturale (quindi sollevando il proprio corpo), di ottenere un fisico tonico ed armonico. In più è ritenuta una vera e propria medicina naturale, tanto che in alcuni paesi scandinavi viene utilizzata come disciplina psicoterapeutica.
E’ necessario integrare la pole dance con altre attività tipo la corsa o la palestra?
Questo dipende dagli obiettivi e dal tipo di lezione di pole dance che si segue. La mia lezione è abbastanza completa e non è necessario integrare altre attività, ma basta solo mantenere uno stile di vita attivo ed una buona alimentazione.
Ci parli della tua scuola? Chi sono i ragazzi e le ragazze che si avvicinano a questo sport?
La mia scuola la vivo come un paradiso!
È molto luminosa, ariosa e colorata. E’ stata realizzata con pavimento, attrezzi, pali, etc. professionali.
A questo sport, nella mia scuola, si avvicinano per lo più donne e le fasce di età variano dalle più piccine a ragazze ed adulti.
Ultima domanda il senso della vita?
Stare bene e in salute cercando di avere sempre un sogno nel cuore.