Enrico Fresolone: Ci siamo: il 5G è arrivato. Siamo a un punto di svolta nella tecnologia.
Ci siamo: il 5G è arrivato. Siamo a un punto di svolta nella tecnologia. Se già con il 4G abbiamo fatto un salto di qualità nella velocità di trasmissione dati mobili, grazie al 5G è come se i nostri dispositivi salissero su una monoposto di Formula1 e viaggiassero a tutto gas su un rettilineo a cinque corsie. Basti pensare che lo scambio di dati in 5G avviene totalmente in modalità wi-fi e va a una velocità da 100 a 1000 volte superiore rispetto al 4G. Questo aprirà le porte a un’infinità di applicazioni possibili, toccando un po’ tutti i settori.
Uno dei comparti che subirà un’accelerazione importante grazie al 5G è quello della smart mobility: i veicoli connessi tra loro, con le persone, con i device e le infrastrutture, avranno bisogno di una rete potente capace di trasmettere i dati da veicolo a veicolo, da veicolo a infrastrutture, da infrastrutture a smartphone, e così via. Una ragnatela invisibile sulla quale correrranno milioni di informazioni digitali al secondo, senza stop. E il passo successivo, quasi naturale, sarà la guida autonoma, già in fase di sperimentazione in mezzo mondo, Italia inclusa. Enrico Fresolone
Ma la velocità nello scambio dei dati e la qualità del segnale in 5G serviranno anche ad azzerare definitivamente le distanze, portando grandi vantaggi in settori strategici come quello della salute: sarà possibile, ad esempio, eseguire un delicato intervento chirurgico da remoto, con un chirurgo altamente specializzato che potrà guidare in tempo reale dal suo studio di New York strumenti robotizzati per effettuare interventi su pazienti in altre parti del mondo. Nel campo della sicurezza pubblica, con l’utilizzo di droni comandati a distanza sarà possibile per le forze dell’ordine prestare tempestivamente soccorso in casi di emergenza senza mettere a rischio la vita dei soccorritori.
La nostra vita sarà dunque sempre più pervasa dalla tecnologia. L’”Internet of Everything” supererà l’“Internet of Things”. Gli assistenti digitali sono già alla portata di tutti e si stanno evolvendo giorno dopo giorno grazie all’Intelligenza Artificiale. Con l’avvento del 5G, parleremo con la lavatrice, il frigorifero ci manderà la lista della spesa, l’auto verrà a prenderci sotto casa e lo specchio del bagno ci farà un check-up completo ogni mattina.
Non solo, anche nel settore dell’intrattenimento, della cultura e del gaming ne vedremo delle belle. Scaricheremo un film in meno di un minuto, faremo esperienze inimmaginabili con la realtà aumentata, passeggeremo con Giulio Cesare immersi nella ricostruzione 3D dell’Antica Roma e chissà quali altre meraviglie ci regaleranno gli sviluppatori nei prossimi anni. A quanto pare, l’unico limite è la fantasia.
Ma come funziona il 5G? Senza scendere troppo nel tecnico, abbiamo già detto che la trasmissione in 5G viaggia in modalità wi-fi, tramite onde radio, e per funzionare ha bisogno di tante celle, torri e sistemi di connessione. Utilizzando onde millimetriche, che hanno un raggio di connessione limitato, è necessaria una copertura capillare del territorio. Qui entrano in gioco le antenne Massive MIMO (Massive Multiple Input Multiple Output), dotate di una tecnologia capace di gestire simultaneamente più connessioni e aumentare la potenza di trasmissione delle singole celle. Altra peculiarità del 5G è la capacità di adattare l’erogazione della rete in base alle esigenze, ovvero di ottimizzare le connessioni e garantirne la qualità.
Durante un evento o una situazione di emergenza, ad esempio, con tante richieste di accesso ai dati da un punto preciso, la tecnologia 5G sarà in grado di ripartire la rete in fette virtuali (cosiddetto “network slicing”) per soddisfare la richiesta senza disagi per gli utenti. In questo scenario tutto da disegnare, giocano un ruolo fondamentale le grandi aziende tech, impegnate affinché questa tecnologia funzioni e raggiunga il maggior numero di persone possibile. In Italia Huawei, colosso ICT che detiene circa un terzo del mercato globale delle infrastrutture di telecomunicazione oltre al primato nel 2018 per numero di richieste di brevetti internazionali depositate, sta contribuendo attivamente allo sviluppo del 5G partecipando ai trial di Milano, Bari e Matera che hanno già dato vita a scenari applicativi concreti .
In collaborazione con alcuni dei principali operatori telefonici nazionali e numerosi partner, Huawei ha presentato a Bari e Matera, lo scorso anno, i primi applicativi reali in 5G per il turismo, l’industria 4.0 e l’agricoltura. In dettaglio, la tecnologia 5G è impiegata a Bari per la realizzazione di uno dei primi porti 4.0 in Italia, migliorandone la sicurezza, il controllo degli accessi e la logistica attraverso soluzioni di automazione digitale. A Matera, Capitale europea della Cultura 2019, la sperimentazione riguarda invece realtà virtuale e ricostruzione 3D di siti archeologici e musei, fino alla realizzazione di veri e propri geomusei virtuali. Infine, per quanto riguarda l’agricoltura smart, saranno testate applicazioni per l’agricoltura di “precisione”, in cui il 5G supporterà sofisticati sistemi di monitoraggio e l’utilizzo di veicoli autonomi dotati di soluzioni innovative integrate. E la rivoluzione continua.Enrico Fresolone