Enrico Fresolone blog: Huawei lancia Ascend 910, il chip per l’intelligenza artificiale più potente di sempre

È un processore ottimizzato per il machine learning e l’automazione: arriva con una software che consentirà agli sviluppatori di realizzare facilmente app e programmi che sfruttano l’Ai e il cloud

È un processore ottimizzato per il machine learning e l’automazione: arriva con una software che consentirà agli sviluppatori di realizzare facilmente app e programmi che sfruttano l’Ai e il cloud

Il vicepresidente e amministratore delegato di Huawai, Eric Xu, in videoconferenza dal quartier generale di Shenzhen (Cina)

Mentre infuria la guerra commerciale con gli Usa, Huawei si concentra sugli aspetti tecnologici e lancia Ascend 910, il nuovo super-chip per l’intelligenza artificiale, considerato il più potente di sempre. Presentato anche un framework per tutti gli scenari, MindSpore. “Abbiamo compiuto progressi costanti da quando abbiamo annunciato la nostra strategia di intelligenza artificiale nell’ottobre dello scorso anno”, ha affermato Eric Xu, rotating chairman di Huawei al lancio del nuovo processore.

“Tutto procede secondo i piani, dalla ricerca e sviluppo al lancio del prodotto. Abbiamo promesso un portafoglio per l’intelligenza artificiale completo per tutti gli scenari. E oggi lo abbiamo realizzato, con il rilascio di Ascend 910 e MindSpore. Questo segna anche una nuova tappa nella strategia di intelligenza artificiale di Huawei”. Nel dettaglio l’Ascend 910 è un nuovo super processore che appartiene alla serie Huawei di chipset Ascend-Max. Huawei aveva annunciato le specifiche del processore al suo evento di punta del 2018, Huawei Connect. Dopo un anno di sviluppo, i risultati dei test ora mostrano che il processore Ascend 910 raggiunge i suoi obiettivi sul fronte delle prestazioni con un consumo energetico molto più basso di quanto inizialmente previsto. Nonostante le prestazioni, il consumo massimo di Ascend 910 è di soli 310 W, molto inferiore alle specifiche previste (350 W). “Ascend 910 si comporta molto meglio di quanto ci aspettassimo”, ha dichiarato Xu. “Senza dubbio, ha più potenza di calcolo di qualsiasi altro processore Ai al mondo”.Gli orizzonti per il colosso cinese non si fermano comunque qui, anche in prospettiva di uno scontro sempre più aspro con gli Stati Uniti che accusano Huawei di possibili atti di spionaggio. Il gruppo cinese punta a continuare a investire in processori di intelligenza artificiale per fornire una potenza di elaborazione più abbondante, economica e adattabile che soddisfi le esigenze di una vasta gamma di scenari (ad esempio edge computing, elaborazione per i veicoli a guida autonoma e formazione).

Il colosso di Shenzhen, ha detto Xu, “continuerà a investire nei processori Ai per offrire una potenza di calcolo sempre maggiore, sempre più accessibile e adattabile, in grado di soddisfare un’ampia gamma di settori dello edge computing, ossia le diverse soluzioni informatiche disponibili per gli utenti finali, come l’Internet delle Cose, la guida autonoma e i servizi robotizzati nelle città.

Xu ha poi sottolineato il grado di sicurezza della nuova tecnologia, messa al bando negli Usa lo scorso 16 maggio. Proprio la piattaforma MindSpore, secondo il manager, “garantisce la privacy dell’utente perché tratta senza interferenze solo informazioni e dati che sono già stati processati”. “I dati utilizzati dall’utente privato – ha spiegato – possono essere protetti anche in un ambiente multipiattaforma”. Ma è solo l’inizio, in quanto Xu prevede ulteriori novità sono per il Huawei Connect 2019 in programma tra il 18 e il 20 settembre a Shanghai. E a Berlino, nel corso dell’Ifa, dovrebbe arrivare il nuovo chip Kirin 990 per smartphone di fascia alta.

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