Cuore ribelle, spirito libero, stiamo parlando di Elisabetta Fantone, artista e attrice americana di grande successo, la sua creatività è diventare un’esperienza imperdibile, un’occasione per comprendere il proprio inconscio, ogni approccia alle sue opere sono gestite in maniera diversa, con lo stile unico ed autentico, un arte che sta contagiando sempre più un grande pubblico su scala internazionale, tutto questo grazie alla particolarità, alla sua fervida fantasia, un arte dunque che sta facendo il giro del mondo dagli Stati Uniti, al Canada passando per L’Europa. Ma Elisabetta Fantone È anche una persona semplice, speciale e soprattutto una splendida mamma. Nata in Canada da una famiglia di origine Italina, oggi è diventata una POP del Reality americano, trasferirsi a Miami dove attualmente vive. Nella sua lunga biografia la troviamo sempre in un ruoli di grande spessore come in “Big Eyes” diretto da Tim Burton. Attualmente Elisabetta è impegnata a girare una fiction come protagonista per una produzione Major Network. Romantica, sentimentale, Elisabetta è una vera donna semplice e complessa allo stesso modo, Elisabetta ama senza ombra di dubbio sperimentare, Folle e pragmatica lascia trasparire in ogni sua parola l’entusiasmo che ha per la vita ed ecco allora la sua intervista autentica, reale dove traccia un piccolo bilancio della sua vita e dice: c’è ancora molto da impara.
Ciao grazie per aver accettato la nostra intervista su BREAK MAGAZINE come prima domanda ti vorrei chiedere quali sono stati i momenti più significativi della tua carriera?
Mi considero fortunata perché ho avuto molti momenti significativi nella mia carriera, sia con la mia carriera di recitazione che con la mia pittura. Sono stata in alcune produzioni televisive e cinematografiche che sono state piuttosto gratificanti come il mio primo film, My Name is Sandy e Big Eyes di Tim Burton, dove ho avuto modo di condividere lo schermo con Amy Adams e il grande Christophe Waltz. Ho pubblicato due libri, ho disegnato due orologi per CORUM, l’orologiaio di fama mondiale, ho collaborato con Marie Saint Pierre, una designer di moda internazionale, su una linea di abiti, ho dipinto numerosi murales di grandi dimensioni, due dei quali si trovano a Wynwood, Miami e che è considerato uno dei quartieri artistici più importanti del Nord America e mi è stato commissionato di dipingere alcune delle celebrità più famose del mondo come Muhammad Ali, Celine Dion e le Kardashian. Più recentemente, ho rinnovato artisticamente il National Hotel di Miami Beach, compreso il rifacimento totale di una suite che ora rivela il mio nome, che è piuttosto gratificante.
Che rapporto hai con la tua bellezza?
Contro quello che molti potrebbero pensare, il mio aspetto non è sempre stato positivo nella mia carriera artistica. Ho dovuto lavorare sodo ed essere estremamente persistente per far parlare il mio lavoro da solo. Ho ricevuto molti “no” prima di sentire un “sì”. Penso che una persona possa essere fisicamente carina, ma ciò che può essere veramente descritto come essere di pura bellezza è la mente e il cuore.
Prima attrice poi artista ci racconta come ti sei avvicinata all’arte.
L’arte mi ha sempre dato un senso di sé. Ho sempre trovato un certo conforto nell’arte. Sin dalla tenera età guardavo sempre altri artisti e il lavoro che stavano facendo e mi sono ritrovato ad avere questa straordinaria attrazione. Potrei fissare un dipinto per ore e ore, estasiato. Anche se non l’ho sempre capito, ero molto consapevole di come mi sentisse. Sapevo di voler essere parte del dialogo e volevo essere in grado di crearlo per lo spettatore. Volevo essere un partecipante. Ho iniziato la mia carriera senza sapere che sarebbe diventata una carriera. Tutto è accaduto davvero in modo organico. Dai miei anni più giovani sono sempre stata molto abile quando si trattava di arte. All’università ho continuato a studiare arti creativi e poi ho continuato a studiare interior design e architettura, dove sono stato esposto a diverse tecniche artistiche. Nel 2006 avevo raccolto abbastanza opere per chiamarlo collezione e attirò l’attenzione di un curatore che mi ha regalato la mia prima mostra personale. Sono stato molto fortunata a iniziare la mia carriera in quel modo. Non avrei mai potuto davvero immaginare che un giorno sarei stato in grado di guadagnarmi da vivere facendo l’artista.
Oggi cosa rappresenta per te l’arte?
L’arte è potente. Credo che l’arte abbia il potere di cambiare il mondo e connettere tutti. L’arte è un’esperienza di vita intensa e vivida che cerco di condividere con gli altri attraverso il mio lavoro. Voglio toccare tutti su uno su uno. Faccio arte che è un riflesso del mondo in cui vivo e mi affido a idee universali per catturare lo spettatore e invitarlo all’esperienza, perché tutto ciò che riguarda l’arte è esperienza.
Da dove tra origine la tua arte?
Esiste un equilibrio tra la vita da attore e quella di artista?
C’è un’opera a cui sei particolarmente legata? E perché?
Che rapporto ha una donna cosi straordinaria come te con il tuo corpo?
In questo momento dove sono concentrati le tue energie?
Mentre nella tua vita privata cosa accade?
Un’ultima domanda il senso della vita?