Dubai Le coppie non sposate possono ora vivere sotto lo stesso tetto
Le coppie non sposate possono ora vivere sotto lo stesso tetto
In passato, la legge islamica, o Sharia, impediva alle coppie non sposate, o ai coinquilini di sesso opposto, di convivere. Grazie alla modifica di questa legge, posso ora abitare sotto lo stesso tetto. Resta vietato tenersi per mano e baciarsi in pubblico, pena l’incarcerazione o la deportazione. In precedenza, la polizia emiratina era autorizzata ad effettuare controlli a sorpresa nel domicilio di coppie sospettate di vivere insieme illegalmente. Vale la pena notare che le procedure per contrarre matrimonio negli Emirati Arabi Uniti sono complesse pertanto non è una pratica in uso tra gli espatriati.
L’Arabia Saudita ha recentemente adottato una politica simile. D’ora in poi, le coppie non sposate che desiderano trascorrere le loro vacanze in questa destinazione possono condividere la stessa stanza d’albergo senza bisogno di presentare il certificato di matrimonio. Inoltre, con questi cambiamenti, le donne possono viaggiare da sole in Arabia Saudita e prenotare una camera in un hotel.
Massima tutela per i diritti delle donne
Negli ultimi anni, gli Emirati Arabi Uniti si sono impegnati per fornire maggiore protezione alle donne vittime di abusi sessuali. Le recenti riforme di legge sono rivolte a punire le molestie, verbali e fisiche, ovunque siano state commesse, e lo “stalking”. E’ stata anche introdotta una distinzione tra abusi contro le donne e delitti d’onore, che adesso sono considerati alla stessa stregua di un’aggressione o di un omicidio. Le sanzioni inflitte agli uomini ritenuti colpevoli saranno più severe e comporteranno multe fino a 100.000 dirham, l’equivalente di circa 27.000$ .
Divorzio secondo le leggi del paese d’origine
Se sei un espatriato negli Emirati Arabi Uniti, e vuoi divorziare, le cose si semplificano. In precedenza le cause di divorzio erano gestite secondo le leggi del paese di origine del marito. Da ora in poi verranno applicate le leggi del paese in cui la coppia ha contratto matrimonio. Inoltre, in caso di dicesso di uno dei coniugi, le questioni ereditarie saranno trattate secondo le leggi del paese di origine del defunto.
Bere alcolici diventa legale
E’ risaputo che la vendita e il consumo di alcolici fossero proibiti nella maggior parte degli emirati. La legge vietava di bere in luoghi pubblici e lo consentiva solo in aree designate come bar, ristoranti e club. A Dubai, gli espatriati dovevano ottenere una licenza per poter consumare alcolici presso il loro domicilio. Ora non è più necessario. Permane la restrizione sull’età: devi avere più di 21 anni per acquistare e consumare alcolici negli Emirati Arabi Uniti.
Con queste riforme, gli Emirati Arabi Uniti stanno cercando di dimostrare la loro tolleranza e la loro apertura nei confronti degli stranieri. Jérôme, un espatriato francese ad Abu Dhabi, ci fa sapere: “Questa è un’ottima notizia per la comunità degli espatriati. Limitando i vincoli legali, la destinazione diventa più appetibile”. Ma Jamila, che vive in Francia, non condivide le stesse opinioni. “Gli espatriati dovrebbero rispettare le leggi del paese ospitante”, dice.
XTang, un espatriato pakistano in Arabia Saudita, ha una visione diversa della questione. “Queste misure limitano i rischi di cadere nell’illegalità ma va detto che, ancora prima che fossero abrogate, la gente ordinava comunque alcolici online e se li faceva consegnare a domicilio o li comprava al duty-free. Le coppie non sposate convivevano ecc…”
Per quanto riguarda il divorzio, secondo lui, “I non musulmani hanno sempre avuto una scelta, optando per seguire le leggi del paese di origine. Da oggi in avanti, invece, si applica la normativa del paese dove è stato contratto il matrimonio. In passato, per le coppie di diversa nazionalità, che non trovavano un accordo sulla legge da seguire, veniva applicata quella della Shariah.
XTang sottolinea da ultimo che la maggior parte delle persone non ha preso in considerazione il cambiamento più importante: quello sul testamento per i musulmani. “In passato, anche se un musulmano faceva testamento, alla sua morte veniva applicata la Sharia. Oggi è possibile redigere un testamento e specificare la legge del Paese che si vuole far applicare in caso di morte ”.