Dubai, la città del futuro? sanità in primo piano

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La fiera delle sanità

La pandemia di Covid-19 sta mettendo a dura prova il personale, le infrastrutture e la filiera della sanità, accelerando i mutamenti nel settore in tutto il mondo. Eventi come Arab Health aiutano a creare legami fra i vari attori del settore.

Oltre 20 mila i partecipanti, fra cui Cmr Surgical, un’azienda di tecnologia medica che produce un sistema di chirurgia robotica chiamato Versius. John Acker, responsabile commerciale per gli Usa, spiega che Versius serve per applicazioni di chirurgia generale come procedure ginecologiche, colorettali e toraciche: “Abbiamo un’interfaccia digitale fra il paziente e il chirurgo e le informazioni possono essere trasformate in dati”, dice.

A metà giugno gli Emirati Arabi sono diventati il primo paese dopo gli Stati Uniti a ricevere il più recente trattamento antivirale per il Covid-19. Gli studi hanno dimostrato che il sotrovimab può prevenire casi gravi fino al decesso in oltre l’85 per cento dei casi.

Prevedere il futuro grazie alla tecnologia

L’intelligenza artificiale e la tecnologia sono ancora più importanti nella nostra vita quotidiana, e molti paesi hanno sviluppato strategie di pianificazione. La Dubai Future Foundation lavora per rendere la città a prova di futuro, dalle strategie di trasporto autonomo alla blockchain alla ricerca di nuovi modi per gestire gli affari.

Il dottor Noah Raford, futurologo capo incaricato dell’internazionale presso la Dubai Future Foundation, ci svela come “prevedere il futuro”: “Noi cerchiamo di immaginare come potrebbe essere il futuro, perché non è mai possibile dire con certezza che cosa succederà. Ma osservando la scienza, le tecnologie emergenti e le tendenze sociali ed economiche emergenti, è possibile cominciare a immaginare come possano combinarsi”.

Coltivare alghe per sostituire la carne

La Tunisia è considerata un paese pioniere nell’allevamento di alghe nel Mediterraneo. Le alghe rosse vengono utilizzate per agenti gelificanti e addensanti che stanno diventando sempre più un sostituto dei prodotti di origine animale e per alcuni alimenti, cosmetici e prodotti farmaceutici.

La biologa Mariem Mouheddine, responsabile dello sviluppo presso Selt marine Group, spiega: “I nostri texturizzanti sono utilizzati in pasticceria, prodotti da forno e latticini. Abbiamo sviluppato un prodotto che può sostituire del tutto le proteine animali”.

Questo è il primo raccolto su scala industriale del gruppo, dopo anni di ricerca. L’obiettivo è arrivare a 80 ettari di alghe coltivate entro il 2023.

Mounir Boulkout, fondatore di Selt Marine Group, descrive così il processo: “Mettiamo queste alghe, della biomassa naturale, lungo le corde delle reti. Le lasciamo crescere. Una volta cresciute, raccogliamo l’80 per cento della produzione, le asciughiamo, ne facciamo delle balle, e le inviamo alla fabbrica

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