Dal 24 al 26 marzo 2022 si è svolto nella capitale uzbeka di Tashkent il primo Forum Internazionale per gli Investimenti al quale hanno partecipato circa 30 Aziende e Agenzie leader italiane, tra queste: SIMEST; SACE; ICE; Camera di Commercio Italia Uzbekistan; Pietro Fiorentini, gruppo leader in tutta la filiera del gas naturale, con particolare attenzione alle energie rinnovabili; Terranova, noto brand di abbigliamento; WOOD Italiana S.r.l., società di consulenza ingegneristica; IBSA, gruppo farmaceutico; calzaturificio Aldo Bruè e Cotonella, azienda leader dell’abbigliamento intimo italiano.
Il Forum si è aperto il 24 marzo con una sessione plenaria, a cui hanno preso parte il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev, il Presidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo Odile Renaud-Basso, il Presidente della Banca Asiatica per lo Sviluppo Masatsugu Asakawa, il Ministro degli Investimenti del Regno dell’Arabia Saudita Khalid al-Falih, il Vicepresidente dell’Organizzazione Mondiale del Commercio Xiangchen Zhang, la Vicepresidente della Società Finanziaria Internazionale Stephanie von Friedeburg e il Vicepresidente della Banca Asiatica di Investimento per le Infrastrutture Konstantin Limitovskiy.
L’incontro è stato moderato dal Direttore delle Comunicazioni della BERS, Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, Jonathan Charles, famoso ex conduttore del canale televisivo internazionale BBC World News.
Il Presidente dell’Uzbekistan, nel discorso di apertura, ha parlato delle riforme e delle trasformazioni realizzate nel Paese negli ultimi anni, e ha anche delineato le aree prioritarie per il suo ulteriore sviluppo. Ha osservato, inoltre, che per molti secoli l’Uzbekistan, situato sul territorio dell’antica Maverannahr, al centro della Grande Via della Seta, ha attirato l’attenzione di mercanti, uomini d’affari e imprenditori di diverse regioni del mondo e che fin dall’antichità è stato un territorio dove le rotte carovaniere attraversano i continenti dell’Asia, dell’Europa e dell’Africa. La terra uzbeka, che ha una storia di 3000 anni, è stata a lungo un centro in cui il commercio, l’economia, la scienza, la cultura e l’arte si sono fortemente sviluppate. In continuità con queste tradizioni, sulla base del principio “Dal grande passato al grande futuro”, in Uzbekistan si sta svolgendo un sempre più intenso lavoro per accrescere lo sviluppo economico e sociale. A questo proposito, il Capo dello Stato ha elencato le aree chiave delle riforme in Uzbekistan. In particolare, nel 2017 è stato compiuto un grande passo: sono state revocate le restrizioni alla conversione di valuta estera e al rimpatrio dei profitti da parte degli investitori stranieri. Per la prima volta, le banche e le grandi imprese uzbeke hanno ricevuto rating internazionali e sono entrate nei mercati finanziari mondiali. Per garantire l’apertura alla comunità internazionale, l’Uzbekistan ha introdotto l’accesso senza visto per i cittadini di 90 Paesi stranieri, mentre ai cittadini di altri 60 Paesi è stata data la possibilità di ottenere un visto in modo semplificato. Secondo questi indicatori, il Paese ha raggiunto lo status di Nazione più aperta di quella regione asiatica.
Viene svolto un lavoro sistematico nei settori della lotta alla corruzione e della tutela dei diritti e delle libertà dei cittadini. Nel 2020, l’Uzbekistan ha adottato la Strategia Nazionale per i diritti umani e, per la prima volta nella storia, il Paese è stato eletto membro del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Sono stati rilevati, inoltre, i progressi compiuti per la costituzione di una società civile, garantendo la libertà di parola, sostenendo le attività dei media, garantendo la protezione dei diritti del lavoro e sviluppando il capitale umano. In particolare, ha evidenziato, i progressi nel campo educativo degli ultimi 5 anni con la creazione di più di 21.000 nuove istituzioni prescolari, circa 200 nuove scuole e 3000 scuole ristrutturate e completamente attrezzate. Nello stesso breve periodo sono stati creati 82 nuovi Atenei e Istituti, di cui 23 esteri, arrivando ad un numero totale di 159 Istituti di Istruzione superiore. Di conseguenza, il tasso di iscrizione dei laureati all’istruzione superiore è passato dal precedente 9 al 28 per cento. Ha anche elencato i risultati conseguiti nella riforma della sfera economica: alleggerimento del carico fiscale, riduzione dei dazi doganali, miglioramento dell’amministrazione fiscale, misure sistemiche per sviluppare l’imprenditorialità e migliorare il campo degli investimenti. A seguito delle misure adottate, il volume degli investimenti esteri annuali è triplicato.
Il loro volume totale negli ultimi 5 anni è stato di 25 miliardi di dollari. Allo stesso tempo, sono stati realizzati circa 59 mila progetti di investimento, grazie ai quali sono stati creati oltre 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro. Durante il suo intervento, il Presidente si è anche soffermato sulle priorità chiave della Nuova Strategia di Sviluppo dell’Uzbekistan per il periodo 2022-2026, tra cui il proseguimento coerente delle misure volte a garantire la stabilità economica e politica, la creazione di un sistema di amministrazione pubblica compatto e altamente efficiente incentrato sul sostegno alle imprese, la riduzione delle tasse, maggiore stimolo all’attività imprenditoriale, tutela dei diritti degli investitori, sviluppo accelerato e ammodernamento delle infrastrutture, produzione di prodotti ad alto valore aggiunto a base di materie prime locali, investimento nel capitale umano, la liberalizzazione del commercio estero e la garanzia della parità di genere. A seguito delle riforme, nei prossimi 5 anni, il prodotto interno lordo raggiungerà i 100 miliardi di dollari e i volumi annuali delle esportazioni raddoppieranno e supereranno la cifra di 30 miliardi di dollari. Allo stesso tempo, la quota del settore privato sul PIL sarà aumentata all’80%. Entro il 2030, l’Uzbekistan prevede di realizzare redditi superiori alla media per i suoi cittadini. Shavkat Mirziyoyev, ha sottolineato l’impegno a lavorare ulteriormente e coerentemente per creare sempre di più, migliori condizioni per gli investitori e partnership reciprocamente vantaggiose con imprenditori stranieri e organizzazioni internazionali. In conclusione, il Presidente ha augurato ai partecipanti un lavoro produttivo al Forum, un’interazione attiva e il raggiungimento di nuovi accordi reciprocamente vantaggiosi con la realizzazione di progetti comuni.
Nel corso del meeting sono intervenuti anche i responsabili delle istituzioni finanziarie internazionali e delle organizzazioni finanziarie, esprimendo il loro punto di vista sulle prospettive di sviluppo dell’Uzbekistan. A margine delle sessioni del panel e degli argomenti trattati nel Forum: il potenziale di investimento, commercio economico e industriale dell’Uzbekistan, le prospettive di sviluppo delle relazioni commerciali regionali e globali, i meccanismi per attrarre investimenti, liberalizzare gli scambi e aumentare la competitività del mercato nazionale economico, aumento dell’industrializzazione e l’orientamento alla produzione di prodotti ad alto valore aggiunto, misure per trasformare il settore energetico nazionale e passare a fonti alternative, rafforzamento e aumento dell’interconnessione dei trasporti. Particolare attenzione è stata riservata al ripristino e alla stimolazione dello sviluppo accelerato dell’attività economica nel periodo post COVID, alla riduzione della povertà, alla regolamentazione della politica monetaria, al sostegno alle imprese, allo sviluppo del settore bancario e del mercato finanziario. All’evento hanno preso parte anche rappresentanti di alto livello della FAO, dell’IFAD e di Aziende greche, i responsabili delle Istituzioni Finanziarie Internazionali, delle Istituzioni Finanziarie Governative straniere e dei partner di sviluppo. Sono stati organizzati, nell’ambito del Forum di Tashkent, il 5° incontro della Commissione intergovernativa nel campo del commercio, dell’economia, della scienza e della tecnologia, della cultura, dello sport e della gioventù tra la Repubblica dell’Uzbekistan e il Regno dell’Arabia Saudita, il forum degli investimenti uzbeko-cinese “Cooperazione industriale. Nuove Opportunità”.