Claudia Conte Dopo Sanremo, Matera 2019 e il Salone di Torino e tante altre città italiane, il romanzo IL VINO E LE ROSE per Armando Curcio giunto alla terza ristampa, ritorna a Roma il 21 maggio all’interno del salotto giuridico letterario Ius Arte E Libri. Una scrittrice eccentrica, visionaria, diretta e molto attiva nel panorama contemporaneo italiano e internazionale. Il suo intento è quello di smuovere certi preconcetti di un pubblico talvolta disattento ma che infondo accetta le provocazioni. Oggi i suoi libri molto apprezzato parla di rivoluzione, del duale “io donna” su cui si basa la sua percezione della realtà che la circonda, noi di break magazine moda l’abbiamo raggiunta per una intervista, ecco le sue parole.
Delineaci i tre personaggi del romanzo?
Le protagoniste sono tre eroine dei nostri giorni; sono tre ragazze, prima, poi donne con caratteri diversi ma con il cuore pronto ad accogliere la felicità e l’amore. Irene è una ragazza buona, sensibile. Vive in un mondo tutto suo, riservato, quasi isolato dal resto del mondo. Dispensa buon senso, saggezza; è sempre pronta a spendere una parola buona o a dare un consiglio a un’amica. Luisa è una sua compagnia di scuola. Diversamente da Irene, è vulcanica, in perenne movimento. Ama vivere la vita senza sprecarne nemmeno un attimo. Adora i “brividi notturni”, il chiasso del mondo, le feste, gli incontri. Con il tempo scoprirà che la disperata ricerca dell’impiego del tempo, forse, altro non era che una recondita paura… ed ecco finalmente Eva. Irene la conosce su facebook. Tra le due nasce una bella amicizia, in seguito “estesa” anche a Luisa. Eva è una ragazza profonda e decisa; uno spirito brillante che la porterà a emergere nelle esperienze che, con fermezza, vivrà nella vita. Eva dapprima percorre un destino non suo – quello sognato dai suoi genitori -, per divenire, in seguito, a pieno titolo, vera e unica protagonista della propria esistenza.
Da cosa hai tratto spunto?
Mia ispirazione è da sempre la realtà, le persone che incontro e le loro storie.
Ci sono alte citazioni all’interno del romanzo spiegaci il perché di questa scelta
Le mie protagoniste si pongono continuamente domande complesse sul vero senso della vita, sul vuoto esistenziale, sul dolore e sul significato della felicità terrena e sono in costante ricerca del proprio equilibrio e del proprio benessere mentale. Questo saggio, travestito da romanzo, tenta di fornire delle risposte a quei quesiti, frutto di letture di testi laici ed ecclesiali e soprattutto di intensi discussioni con esperti di teologia, sociologi e psicologi come Bauman, Augias, Veronesi.
da dove nasce la tua passione per la scrittura?
Non lo so precisamente, fa parte di me come il sangue che scorre nelle mie vene.
Il suo ultimo lavoro da attrice è all’interno del cortometraggio Sogni diretto da Angelo Longoni. Che esperienza è stata?
Interpreto il ruolo di Claudia, una giovane figlia che non riesce più a gestire in casa la madre malata di Alzheimer (Loretta Goggi) ed è così costretta a portarla in una struttura ospedaliera. È stata una bellissima esperienza artistica ed umana. Ho amato molto l’idea del regista Angelo Longoni che porta lo spettatore in una doppia realtà, quella “normale” della figlia e quella “confusa” della madre malata. Inoltre affiancare Loretta è stata una grande emozione!
BIOGRAFIA IN BREVE Claudia Conte nasce il 19 marzo 1992 a Cassino (FR). Consegue la maturità presso il Liceo Classico N.Turriziani di Frosinone e il diploma teatrale presso la Scuola Il Teatro Dell’Appeso di Amedeo Di Sora. Attrice e presentatrice, è molto vicina alle tematiche sociali per le quali si impegna attivamente. Appassionata di scrittura poetica, ha già pubblicato Frammenti rubati al Destino e il romanzo Soffi Vitali, Quando il cuore ricomincia a battere, riscuotendo notevole successo di pubblico e critica. È inoltre l’autrice più giovane ad aver presentato un’opera al Salone Internazionale del libro di Torino.