È morto all’età di 94 anni Michel Piccoli. Attore, regista, sceneggiatore e produttore, è stato uno dei mostri sacri del cinema francese. Adorato in patria, ha lavorato con i più grandi registi europei ed è stato tra gli interpreti favoriti di Buñuel, con cui ha iniziato a collaborare dal ’56, Marco Ferreri che l’ha scelto per il suo Dillinger è morto e La grande abbuffata. Nel 2011 è stato protagonista di Habemus Papam di Nanni Moretti, ruolo che gli è valso il David di Donatello.
Papa dimissionario, la ”profezia” di Nanni Moretti
Nato a Parigi il 27 dicembre del 1925 in una famiglia d’artisti, padre violinista e madre pianista, decide presto che la sua via sarà la recitazione. La sua prima prova sul grande schermo arriva a vent’anni con il film Sortilèges di Christian-Jaque. Si sposa con l’attrice svizzera Eléonore Hirt, dalla quale avrà l’unica figlia Anne-Cordélia. Ancora poco conosciuto dal grande pubblico, frequenta i grandi del cinema francese ottenendo piccole parti, da Jean Renoir (French Cancan) a René Clair (Grandi manovre). Poi l’incontro con Luis Buñuel, con il quale collabora fra il ’56 e il ’74, nella fase più surrealista del maestro ispano-messicano.
Arrivano in seguito personaggi indimenticabili delineati da Jean Luc Godard (Il disprezzo), Alain Resnais (La guerra è finita), Agnès Varda (Les Créatures e Josephine), lavorando con tutti gli autori della Nouvelle vague, da Chabrol a Lelouch e Sautet. Sul finire degli anni Sessanta sposa l’attrice e cantante francese Juliette Gréco, dalla quale divorzierà nel 1977, proprio quando Sautet lo sceglierà come interprete della sua Parigi borghese.