andare a lavorare a Dubai cosa bisogna sapere per chi ha deciso di trasferirsi negli emirati

Scopri come trovare lavoro a Dubai

Con un’economia tra le più vivaci e floride al mondo, Dubai è diventata negli ultimi anni una delle mete preferite da imprenditori e professionisti oltre che da operai specializzati e camerieri che decidono di trasferirsi nella capitale dell’omonimo Emirato Arabo in cerca di lavoro.

Si tratta di persone provenienti da tutto il Mondo, attratte soprattutto dal suo mercato immobiliare in piena espansione, da un impianto normativo studiato per favorire gli acquirenti stranieri e da un sistema fiscale estremamente leggero. In tal senso, infatti, decidere di investire a Dubai è, sempre di più, una opzione valutata da expat internazionali ed italiani.

Le opportunità che offre Dubai sono davvero tante. La mentalità dell’amministrazione governativa è totalmente business-oriented, di conseguenza le aziende e le attività commerciali sono incentivate a investire, produrre e sviluppare servizi non solo economicamente ma anche strutturalmente, grazie alla presenza di infrastrutture d’avanguardia e al territorio di una delle città più belle del Mondo.

Inoltre, le possibilità di fare carriera sono molte, il che rende questa località una meta perfetta per chiunque voglia cercare lavoro all’estero. Qui, infatti, non esistono raccomandazioni, ma solo meritocrazia.

Se perciò anche tu hai deciso e vuoi cercare un impiego a Dubai e provare l’esperienza di lavorare negli Emirati Arabi, ecco tutte le informazioni di cui potresti avere bisogno: i documenti necessari per trasferirsi, le professioni più richieste, i settori più attivi a livello commerciale, come trovare offerte di impiego ed alcune informazioni utili sulla città e su questo Paese.

Vivere e lavorare negli Emirati Arabi

Scegliere di vivere e lavorare a Dubai nonché negli Emirati Arabi in generale è una decisione molto importante specialmente per il contesto, culturale e sociale, del Paese e delle città stesse degli Emirati.

Infatti, anche se si tratta di località molto moderne e, in parte, decisamente occidentalizzate, si sta comunque ancora parlando di un Paese molto diverso dall’Italia ed anche dal contesto generale europeo.

Prima di tutto, si tratta di una zona del Mondo inserita in un contesto medio-orientale e confinate con gli stati dell’Oman e dell’Arabia Saudita, ovvero quella parte geografica del Golfo Persico non sempre tranquilla dal punto di vista geo-politico.

Dopodiché, per quello che concerne gli Emirati e la loro costituzione, possiamo dire che Dubai è uno dei sette Emirati del Paese insieme a Abu Dhabi, Ajman, Fujaira, Ras al-Khaima, Sharja e Umm al-Qaywayn; e, a livello politico, gli Emirati Arabi Uniti sono una monarchia assoluta, ovvero il Capo assoluto è il Presidente della Federazione, cooptato per 5 anni dal Consiglio supremo federale, composto dagli emiri che sono al vertice degli Stati federati.

LAVORO A DUBAI

A livello linguistico, invece, la lingua ufficiale è l’arabo ma l’inglese è diffuso in tutti i settori e quindi si tratta anche di un requisito indispensabile per poter lavorare nell’emirato di Dubai e zone limitrofe.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno un’economia aperta, con il decimo reddito pro-capite del Mondo. Oltre l’85% dell’economia degli Emirati si basa sulle esportazioni di risorse naturali. L’Emirato di Dubai, nello specifico, ha risorse di petrolio che sono state calcolate fino al 2025 circa, motivo per cui ha già cominciato una politica di diversificazione della propria economia puntando in particolar modo sul commercio, il turismo e i servizi.

Proseguendo, a livello culturale e sociale, c’è da dire che l’Emirato di Dubai è molto aperto nei confronti degli expat che, tra l’altro, sono circa l’80% della popolazione (quasi 3.2 milioni di persone). Il che fa capire le proporzioni della comunità di stranieri che ad oggi vive in questa grande e moderna città.

Dubai, inoltre, è una città molto pulita e sicura, ricca di servizi e davvero completa di tutto ciò che un expat possa desiderare da un Paese del medio-oriente.

Infine, a livello religioso, essendo un Emirato medio-orientale, è caratterizzato dalla religione musulmana. Ovviamente, come già molti immagineranno, nel momento in cui si decide di andare a vivere e lavorare a Dubai sarà necessario conoscere al meglio le usanze relative a questa religione in modo da potersi integrare al meglio con rispetto.

Pro e contro

Quali sono i maggiori vantaggi e svantaggi dello scegliere di andare a lavorare a Dubai? Vediamoli insieme.

Tra i maggiori pro possiamo elencare:

  1. Stipendio alto: se lavori a Dubai o in qualsiasi altro luogo negli Emirati Arabi Uniti potrai godere di uno stipendio esente da imposte e che consentirà di risparmiare fino a quando non ti stancherai della vita nel deserto e vorrai nuovamente fare le valige;
  2. Multiculturalità: è quasi impossibile trovare un posto di lavoro a Dubai dove non si conoscano persone provenienti da altre nazionalità;
  3. Un punto strategico nel Mondo: Dubai è un punto di partenza perfetto per destinazioni esotiche e quindi per viaggiare quando si avrà il tempo libero o le vacanze. I Paesi vicini, come Giordania o Egitto sono davvero ad un passo e anche l’Europa, dopo tutto, non è così lontana. Inoltre da Dubai o da Abu Dhabi partono moltissimi voli anche per il Sud Est Asiatico, l’India o le Maldive;
  4. Viaggio di ritorno gratuito a casa: la maggior parte dei pacchetti per la relocation degli expat include 30 giorni di ferie pagate ogni 12-18 mesi (a seconda dell’Azienda o del datore di lavoro) incluso il biglietto di andata e ritorno per il Paese di origine;
  5. Una esperienza valida a CV: sarà difficile non far notare la vostra esperienza di lavoro (anche di solo un anno o qualche mese) a Dubai o negli Emirati Arabi Uniti da un futuro reclutatore.

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Al contrario, tra i maggiori contro dello scegliere Dubai come prossima meta di lavoro, vediamo:

  1. Condizioni meteo: se il caldo non fa per voi, allora nemmeno Dubai è la destinazione giusta. In questa città fa caldo 8 mesi all’anno con umidità che sale fino a oltre il 90% in piena estate;
  2. Gli expat spesso finiscono per vivere solo tra di loro: Dubai e le città degli Emirati sono multiculturali ma, allo stesso tempo, entrare in contatto con i locali è molto difficile nonché relativamente visto di buon occhio;
  3. Traffico estremo: a Dubai tutti vanno in automobile, specialmente anche per il caldo che si sperimenta e che quindi porta le persone a muoversi in macchina piuttosto che a piedi, rendendo quindi il traffico a volte davvero infernale;
  4. Caos: la città di Dubai è certamente molto organizzata e funzionale ma è anche un cantiere aperto, il che la rende molto caotica e rumorosa quasi sempre;
  5. Gli expat sono ben accetti ma spesso sono considerati “cittadini di seconda classe”: dopotutto, anche se gli stranieri sono moltissimi a Dubai, c’è anche da dire che la divisione tra locali ed expat, nonché tra expat ed altre nazionalità più povere, come ad esempio pakistani o indiani, si nota ed è percepita moltissimo, anche e soprattutto sul luogo di lavoro.

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Documenti necessari

Chiaramente, una delle prime cose su cui informarsi nel momento in cui si prende la decisione di andare a lavorare a Dubai è quella relativa ai visti ed ai permessi di lavoro.

In linea di massima, un italiano che decide di andare a lavorare negli Emirati ha bisogno di un particolare visto/permesso di lavoro. Nella maggior parte dei casi, chi si trasferisce in questo Paese a vivere ha – molto probabilmente – cercato lavoro dall’Italia ed ha già concordato un impiego con un’Azienda in loco, sia essa italiana o straniera. In tal senso, sarà molto probabile che l’Azienda stessa, ovvero lo sponsor del visto, si occuperà di tutte le pratiche.

In genere, gli italiani non riscontrano mai grossi problemi di ottenimento di un visto nel momento in cui scelgono di lavorare negli Emirati Arabi Uniti, in ogni caso, per entrare a Dubai è necessario avere un passaporto in corso di validità.

Dopodiché, considerato che la regolamentazione in tema di permessi e visti può cambiare con una certa frequenza, è sempre buona norma consultare l’Ambasciata degli Emirati Arabi per avere sempre le notizie più aggiornate in materia.

A livello di visti e permessi, poi, quelli che si possono richiedere sono:

  • visto di transito: viene normalmente richiesto da un garante, ha validità di pochi giorni e viene rilasciato a chi effettua un viaggio di lavoro di breve durata nel Paese;
  • visto business: ha una validità di 90 giorni e può essere richiesto da tutti coloro che intendono recarsi nel Paese per affari o per avviare una impresa in loco;
  • il Labour Card congiunto al visto di residenza: ovvero un documento di cui si deve essere in possesso per lavorare come stranieri a Dubai e non solo e che viene rilasciato solo dopo alcuni esami medici. Infatti, si tratta di una sorta di documento di identità da portare sempre con sé anche perché il passaporto viene solitamente trattenuto dal datore di lavoro. I permessi di residenza, invece, valgono 3 anni ed hanno alcune limitazioni come non avere un’età maggiore di 50 anni e non lasciare Dubai durante i primi sei mesi di permanenza.

Maggiori informazioni in merito possono essere rintracciate sul sito dell’Immigrazione di Dubaihttps://gdrfad.gov.ae/en.

Tassazione, stipendi medi ed altre informazioni utili sul lavoro a Dubai

In generale, lo stipendio medio a Dubai è di circa 2600 euro al mese (netti). I salari negli Emirati Arabi sono molto maggiori rispetto all’Italia e, tra le altre cose, Dubai nello specifico ha persino un costo della vita minore di quasi il 10% rispetto alla città di Milano.

Proseguendo, sempre parlando di stipendi, oltre ad essere esenti da tasse, permettono di ottenere anche un’indennità di fine periodo contrattuale, stimata solitamente sul salario base, ad esclusione dei bonus. Ai dipendenti delle grandi imprese multinazionali, poi, vengono comunemente concessi dei benefit, quali: assicurazione medica, contributo per spese di alloggio, contributo per le tasse scolastiche dei propri figli e contributo per i costi di auto e trasporto.

A tutti coloro che invece non percepiscono questi benefit, è consigliabile sottoscrivere un’assicurazione medica privata, in grado di coprire le eventuali spese mediche che possono presentarsi. Un aspetto da non sottovalutare riguarda l’indennità di disoccupazione in caso di licenziamento, riservata solo ai cittadini degli Emirati Arabi.

A livello di tassazione, poi, a Dubai – ad esempio – non solo non si pagano imposte sul reddito di impresa e sul reddito personale, ma non esiste nemmeno l’IVA. Inoltre, per chi possiede una sua Impresa, non esiste l’imposta sul capital gain e nemmeno sui dividendi. Tutto questo, rende l’Emirato di Dubai un luogo perfetto sia per chi fa impresa sia per chi possiede titoli azionari.

L’orario di lavoro a Dubai è simile a quello italiano: dalle 8:30 alle 17:30 o più tardi. Alcune Aziende interrompono la giornata lavorativa per offrire ai dipendenti una lunga pausa pranzo dalle 13:00 alle 16:00. In questo caso, l’orario di lavoro si prolunga a volte fino alle 19:00-20:00.

Mentre, la settimana lavorativa, essendo Dubai una città musulmana, ha il giorno di riposo al venerdì ed alcune Aziende lavorano da domenica a giovedì, con venerdì e sabato come festività settimanali. Durante il mese sacro del Ramadan, l’orario di lavoro è invece spesso ridotto a sei ore.

Infine, per quanto riguarda i contratti di lavoro a Dubai, solitamente, dopo essere stati selezionati per un lavoro, si firmerà un contratto dove, come accade anche in Italia, verranno specificate le condizioni di lavoro, quanto si andrà a guadagnare, l’orario di lavoro, le ferie, i regolamenti di congedo, le condizioni di licenziamento, un eventuale relocation pack e così via. La maggior parte dei contratti di lavoro a Dubai ha una durata di due anni e può essere rinnovato se entrambe le parti lo vorranno.

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Come cercare e trovare lavoro a Dubai

Come fare per trovare un impiego e rintracciare le maggiori offerte di lavoro presenti negli Emirati Arabi?

Prima di tutto, gli annunci di lavoro a Dubai, si possono trovare soprattutto a questi indirizzi web:

Dopodiché, per trovare delle offerte di impiego, è possibile anche rivolgersi ad una delle tante agenzie per il lavoro che, a Dubai, non mancano assolutamente. In tal senso, l’agenzia di collocamento si occuperà anche della risoluzione delle pratiche necessarie al lavoratore.

Alcune agenzie di collocamento che segnaliamo sono:

Se si desidera poi trovare un lavoro occasionale o – volendo – un impiego per cui non sia necessaria la laurea, ci si può rivolgere a settori specifici come quello alberghiero, impiegatizio, vendita al dettaglio. Ricordiamo però che, anche per lavori a tempo determinato, è molto difficile trovare a Dubai o negli Emirati Arabi in genere degli impieghi in cambio di vitto ed alloggio.

Quando si sta cercando un impiego a Dubai o negli Emirati Arabi in generale, bisogna anche tenere a mente che, prima del rilascio del visto di lavoro da parte dell’Azienda, agli immigrati viene obbligatoriamente richiesto di sottoporsi ad analisi cliniche, per escludere malattie gravi come, ad esempio, l’AIDS.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la conoscenza della lingua inglese, che deve essere ad un livello medio-alto. La lingua italiana è quasi del tutto inesistente, mentre molto diffusi sono i dialetti indiani. Perciò, prima di inviare una candidatura, scopri come scrivere un curriculum vitae di successo e, soprattutto, come scrivere il tuo prossimo CV in inglese.

Infine, un altro valido aiuto per cercare lavoro a Dubai, sono certamente forum di italiani presenti nell’Emirato come, ad esempio, dubaimania.it, un forum in italiano interamente dedicato a chi cerca ed offre lavoro a Dubai. Registrandovi al sito potrete intervenire ed accedere alle offerte di lavoro presenti sul forum.

Insieme a dubaimania.it, potete anche registrarvi alle seguenti pagine di Facebook per sapere come fare a trovare lavoro in questo Emirato o come rintracciare le migliori offerte per italiani:

Professioni più richieste e lavori meglio pagati

I settori dove è più facile trovare lavoro a Dubai sono quelli del commercio e del turismo, ma anche dell’IT.

I primi due sono i veri assi portanti dell’economia della città, ma buone occasioni si trovano anche nell’ambito dell’import/export e in generale dei servizi, che oggi rappresentano il 43% del PIL degli Emirati.

Secondo un’indagine della Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti, le figure professionali più richieste a Dubai sono quelle economico-aziendali come accounting, management, banca, finanza, e molto ricercati sono anche gli ingegneri, gli architetti, gli operatori turistici ed anche gli avvocati ed i geometra. Non mancano poi gli artigiani tra cui decoratori ed idraulici, oppure i lavoratori della ristorazione come chef, barman, pizzaioli, cuochi e camerieri che ancora oggi sono richiestissimi.

➥➥➥ Scopri tutto sulle Free Zone di Dubai nella nostra guida dedicata

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Opportunità interessanti anche per gli insegnanti. A Dubai la maggior parte degli abitanti sono expat e tante sono le International School aperte negli ultimi anni.

Inoltre, non si deve affatto dimenticare che, con l’arrivo dell’EXPO Dubai 2020, milioni di turisti in quei mesi affolleranno la città e che le figure professionali ricercate saranno moltissime.

In tal senso, ancora una volta, cercare lavoro sia nei settori dei servizi, della ristorazione e dell’hospitality (ad esempio come receptionist o come personale di Hotel specializzato) sia nel campo edile (come muratore, geometra o escavatorista) sicuramente sarà una ottima base di partenza.

Inoltre, anche lavorare nell’informatica o cercare impiego come project manager, per portare a compimento le numerosissime iniziative attivate in occasione dell’EXPO 2020, è certamente un’altra buona strategia.

Proseguendo, molto ricercati nonché particolarmente pagati sono tutti gli specialisti del settore Sanitario che, non solo guadagnano tra gli stipendi più alti di tutto il Paese ma sono anche per l’appunto molto richiesti. In tal senso, cercare lavoro non solo come medico ma anche come dentista, fisioterapista, infermiere o altre professionalità del settore non sarà per nulla complicato.

Tanti infine i parchi a tema presenti a Dubai dove poter inviare la propria candidatura: Legoland, Bollywood Park, Riverland, Motiongate e Global Village sono solo alcune delle strutture, costruite una vicina all’altra, che rappresentano la più grande area tematica del Medio Oriente con più di 25 milioni di metri quadrati. Figure come animatori, cantanti, attori ma anche artisti e performers sono pertanto ricercatissime.

Relativamente invece ai lavori più pagati di Dubai, ecco una utile classifica:

  1. Chief Executive Officer (circa 23.000 euro/mese);
  2. Chief Marketing Officer (circa 21 mila euro/);
  3. Chief Financial Officer (dai 55 mila ai 90mila AED al mese, ovvero 13-22.00 euro);
  4. Chief Legal Officer (17.000 euro/mese);
  5. Medico Specialista (chirurghi vascolari, ginecologi, dentisti, cardiologi, neurologi, psicologi infantili, sono molto richiesti in questo momento a Dubai) e lo stipendio medio è di circa 17.000 euro/mese;
  6. Vicepresidente bancario (fino a 77.000 AED, ovvero 19.000 euro/mese);
  7. Ingegnere Senior (circa 16.000 euro/mese);
  8. Chief Information Officer (circa 19.000 euro/mese);
  9. Attuario assicurativo (fino anche 20.000 euro/mese);
  10. Pilota (circa 13.000 euro/mese).

Lavoro a Dubai per donne

Un luogo comune che si riscontra spesso in questo Emirato è quello che le opportunità di lavoro a Dubai riservate al pubblico femminile siano quasi assenti. In realtà, specialmente negli ultimi anni, la tendenza è del tutto contraria.

Infatti, tanto per fare un esempio, proprio negli ultimi tempi, è cresciuto il numero di donne imprenditrici negli Emirati Arabi.

È stato infatti riscontrato che le donne a Dubai stanno entrando nel mondo degli affari e lo stanno facendo portando contributi assai interessanti in termini di esperienza, capacità, competenza, relazioni ed iniziativa.

Non solo dunque Sheikha Lubna Al Qasimi e Raja Easa Al Gurg, due delle donne più importanti e di successo degli Emirati Arabi, ma anche expat come, ad esempio, la italiana Elena Ferraiuolo, titolare con il fratello della Toolltime LLC che dà lavoro a più di 100 dipendenti.

Dubai si sta rivelando quindi uno degli Emirati più aperto nei confronti delle donne expat e delle imprenditrici, al punto che quasi la metà delle piccole e medie imprese di Dubai sono a proprietà femminiltrafdse come socio unico.

 Lavorare per Aziende italiane

Come si diceva in precedenza, la maggior parte degli expat che scegliere di trasferirsi a Dubai per lavoro, lo fa già con una offerta di impiego in mano.

In tal senso, una delle soluzioni migliori è quella di andare a lavorare all’estero per Aziende italiane e, in questo caso, cercare tra quelle a Dubai o negli Emirati Arabi. Essendo Aziende ed Imprese nostrane, è molto probabile che cerchino personale italiano e che quindi riservino una serie di offerte di lavoro a Dubai solo per chi proviene dall’Italia.

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Un ottimo modo per cercare l’elenco delle Aziende italiane in questo Emirato è quello di navigare nel sito web della Camera di Commercio italiana a Dubai e trovare eventuali contatti utili alla sezione dei “soci”.

Inoltre, un altro ottimo punto di partenza per trovare altre Imprese o ditte italiane con sede a Dubai a cui inviare la propria candidatura, è il sito web Mercati Esteri.

Per chi invece vuole circoscrivere ancora di più il raggio di azione e cercare specificatamente delle Aziende italiane a Dubai che lavorano nel campo edile e che possono assumere, consigliamo di controllare questo link specifico: https://iicuae.com/italian-construction-and-furniture-in-dubai/. Infatti, per tutti coloro che stanno cercando lavoro come operaio, come muratore o anche come professionista specializzato, partire da queste ditte italiane negli Emirati è sicuramente un vantaggio in più.

Esperienze ed altri consigli utili

Infine, per tutti coloro che cercano maggiori informazioni su come fare per andare a lavorare a Dubai e trasferirsi con un impiego negli Emirati Arabi, consigliamo di leggere le nostre interviste agli italiani che hanno già fatto questo passo:

Giuseppe e la sua vita da bartender negli Emirati Arabi

1 Comment
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