AltaRoma, la Capitale cerca il rilancio promuovendo i giovani designer
iovani talenti, location mozzafiato, sguardi nostalgici al ruolo di primo piano che Roma ebbe nello stile, nella moda e nella cultura internazionale ai tempi della Dolce Vita, dell’alta moda romana e delle star di Hollywood al lavoro a Cinecittà. Una grandeur che la Capitale punta a recuperare. Si parte proprio dalla location del nuovo “fashion hub”: Cinecittà, set di film iconici , da “Ben Hur” al “Paziente Inglese”, fino al 1°luglio ospiterà le sfilate di AltaRoma, grazie alla collaborazione con l’Istituto Luce.
Il calendario è fitto di nomi emergenti per cui Roma diventa una vetrina e, dunque, un potenziale trampolino di lancio. I progetti che riguardano i nuovi talenti si sono fatti strada progressivamente fin dalle edizioni passate – a partire dalla nomina di Silvia Venturini Fendi alla guida della manifestazione – e hanno acquisito sempre maggiore centralità. Si spazia dalle sfilate singole – come quella di Moi Multiple, fondato 10 anni fa da Anna Francesca Ceccon oppure Edithmarcel, marchio di Gianluca Ferracin e Andrea Masato – ai progetti collettivi, passando per la presentazione delle collezioni delle scuole di moda, come la scuola Ida Ferri, l’Accademia di Moda Maiani, l’Accademia Koefia, solo per citarne alcune.
Proprio alle accademie e le scuole di moda è stata rivolta una “open call” per la creazione di una nuova linea di divise per il personale tecnico del Parco Archeologico del Colosseo che comprende anche il Foro Palatino e il Foro Romano. «La moda è cultura e come tale va trattata. E Roma non è una città come le altre. Deve avere un’attenzione particolare » ha detto Alberto Bonisoli, ministro dei Beni Culturali. Il bando per la realizzazione delle due collezioni, una maschile e l’altra femminile, si concluderà il 30 novembre 2018; la scuola vincitrice sarà premiata con 5mila euro per l’acquisto di materiale didattico.
Tra i progetti più importanti dell’edizione c’è Showcase, una piattaforma pensata da AltaRoma in collaborazione con Ice per mettere in contatto i talenti emergenti con i buyer, in modo da costruire un dialogo “concreto” tra creativo e mercato. L’evento, che viene inaugurato oggi e sarà in allestimento per tre giorni, fa da sfondo ogni giorno alle collezioni di 20 designer diversi, per un totale di 60 giovani talenti. Tra loro: Tiziano Guardini, che realizza collezioni sostenibili e ha vinto il primo Green Carpet Award dedicato agli emergenti, ma anche Gerlando Dispenza, che lavora con pietre, cristalli e strass in accessori e capi iper glamour. Sempre ai designer emergenti è dedicato il consueto appuntamento con il contest “Who’s on Next?” ideato da Vogue Italia e AltaRoma e giunto alla 14esima edizione.
La manifestazione guarda al futuro senza, però, perdere di vista il passato e, quindi, il savoir faire che caratterizza il made in Italy. Competenze artigianali che nel progetto A.I Re-action si mettono in gioco in un dialogo sperimentale con la tecnologia. In primo piano, in questo caso, c’è il lavoro di giovani artigiani 2.0.