Fino a qualche stagione fa si potevano mettere in sequenza le settimane della moda di New York, Londra, Milano e Parigi, immaginando un continuo passaggio di testimone. Dal 2017 però Milano è diventata sempre più importante e unica, grazie a un lavoro di squadra tra Camera della moda, associazioni di settore, fiere, Confindustria moda, Pitti Immagine e Comune di Milano. La fashion week che inizia oggi è una vetrina dell’intero sistema: si lega idealmente alle manifestazioni Milano Unica (tessile), Micam e Mipel, che si sono chiuse settimana scorsa con numeri in forte crescita, ed è contemporanea alle fiere Lineapelle (si veda l’articolo a fianco), theOne, White, Super (dedicate ad accessori e pret-à-porter) e Mido (occhiali). Una fashion week “allargata e allungata” con la quale neppure Parigi può rivaleggiare.
Centosessanta le collezioni donna e uomo di abbigliamento e accessori per l’autunno-inverno 2018-19 che saranno presentate fino a lunedì con sfilate, allestimenti in showroom ed eventi. Mercoledì si aprirà inoltre a Palazzo Reale la mostra L’Italia vista dalla moda 1971-2001, che resterà aperta fino al 6 maggio ed è la conferma dell’unicità del sistema moda del nostro Paese,che cresce a ritmi doppi rispetto al Pil. Il 2017 si è chiuso a 87 miliardi (+2,8% sul 2016), con un export di 65,8 miliardi, in aumento del 6% e pari a oltre il 65% della produzione totale. (G.Cr.)
