abbiamo il piacere di annunciarvi che il Brasile ha selezionato “La vita invisibile di Eurídice Gusmão” di Karim Aïnouz per rappresentare il Paese nella corsa alla 92esima edizione degli Academy Awards nella categoria Miglior Film in Lingua Straniera, la cui cerimonia si terrà il 9 febbraio 2020.
“La vita invisibile di Eurídice Gusmão” sarà distribuito nelle sale italiane dal 12 settembre da Officine UBU.
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Martha Batalha edito in Italia da Feltrinelli ed ha avuto un’accoglienza straordinaria al Festival di Cannes 2019, dove ha vinto il Premio Miglior Film nella sezione Un Certain Regard assegnato dalla regista di “Cafarnao” Nadine Labaki. In occasione dell’uscita in sala de “La vita invisibile di Eurídice Gusmão” sarà disponibile nelle librerie, a partire da settembre, una rinnovata edizione del volume, proposta in contemporanea alla pubblicazione del nuovo romanzo dell’autrice: “Il castello di Ipanema”.
Al centro della vicenda la storia di due sorelle, Guida ed Eurídice, due donne complementari, unite e inseparabili, ma che finiranno per essere divise da un destino ingiusto e dalla società patriarcale della Rio de Janeiro degli anni ’50. Affronteranno entrambe un percorso di emancipazione che le porterà a rincorrere i propri sogni senza mai abbandonare la speranza di potersi ricongiungere.
“Ero intenzionato a raccontare una storia di solidarietà” – ha dichiarato il regista Karim Aïnouz – “una vicenda umana che sottolineasse una forza tanto più grande nel restare insieme di quanto non si affievolisca nel ritrovarsi da soli, indipendentemente dalle diverse specificità di ciascuno. Con “La vita invisibile di Eurídice Gusmão”, ho immaginato un film dai colori molto saturi, con l’obbiettivo sempre vicino ai personaggi, tanto da palpitare con loro. Ho immaginato un’opera gravida di sensualità, musica, dramma, lacrime, sudore e mascara, ma anche un film che non nasconde crudeltà, violenza e sesso; un racconto che non ha paura di essere sentimentale, più grande della vita stessa – un film che battesse al ritmo dei cuori delle mie amate protagoniste: Guida ed Eurídice.”