Dubai un hotel firnato Roberto Cavalli in collaborazione con Damac
Cinque hotel in dieci anni: è serrata la road map che segna l’ingresso del marchio Roberto Cavalli nell’hotellerie, in partnership con Damac properties, società con sede a Dubai attiva nell’immobiliare di lusso.
Il primo degli hotel «Aykon- interior design Roberto Cavalli», che sorgerà proprio a Dubai, sta prendendo forma nell’ufficio della casa di moda fiorentina, diretto da Paul Surridge, e, con il cantiere in avvio a inizio 2019, dovrebbe aprire i battenti nel 2023. Una struttura da 500 milioni di dollari di valore complessivo che conterà 220 stanze. Un passo importante per l’azienda guidata da Gian Giacomo Ferraris e controllata al 90% dal fondo Clessidra: «Per l’azienda è un momento chiave – dice il ceo, in carica dal 2016 –. Stiamo finalizzando un lavoro iniziato 50 anni fa dal fondatore e stiamo esplorando un nuovo modo di fare business».
La partnership con Damac properties è già rodata: nel 2017, infatti, il gruppo Cavalli aveva siglato un accordo con la società di real estate per alcune ville caratterizzate dall’interior design Just Cavalli, sempre a Dubai. «Il brand darà valore aggiunto alla struttura alberghiera – ha spiegato Niall McLoughlin di Damac properties – e le nostre visioni si sposano alla perfezione. Dopo Dubai, che è una città in continua evoluzione, ci piacerebbe aprire gli altri hotel in metropoli di primo piano e ben connesse».
metropoli di primo piano e ben connesse».
L’hotel Aykon di Dubai rappresenterà una vetrina internazionale per il marchio Roberto Cavalli che curerà design e arredi: «Tutto rigorosamente made in Italy – precisa Ferraris _. Lavoriamo con i migliori specialisti in tutta Italia: i mobili, per esempio, sono realizzati da un’azienda di Cantù, mentre i vasi in Toscana».
La collezione Roberto Cavalli Home è realizzata in licenza da diversi produttorie assorbe circa l’8% del fatturato retail del gruppo fiorentino, che nel 2017 si è attestato su 152,4 milioni di euro, con un ebitda negativo per 7,1 milioni. Il 2018 sarà l’anno del break even: «Stiamo marciando in traiettoria con quanto tracciato con i nostri azionisti – ha detto Ferraris –.Sono fiducioso che l’azienda stia facendo grandi passi e che nel 2019 si tornerà all’utile». E ha aggiunto: «L’azienda sta facendo grandi passi e nel mondo del lusso per crescere servono grandi investimenti». L’ingresso nel segmento hotellerie – così come lo sviluppo del real estate, con le 160 ville Roberto Cavalli Home che saranno costruite da Dda a Riyadh – darà senza dubbio una spinta allo sviluppo, ma l’obiettivo, secondo il ceo: «è crescere nel nostro core business, la moda».