Esce du Cine Clan Magazine l’intervista di Jessica Polsky Nel Film “ULYSSES”

Guardando le foto, i suoi occhi sembrano come fare un viaggio indietro nel tempo nel “1980”, quando gli attori erano altro, naturali, liberi di esprimersi, spontanei, come il personaggio che vi vogliamo presentare oggi: Jessica Polsky. Attrice, presentatrice, show girl di origini americane, che con il suo ultimo film “ULYSSES A DARK ODYSSEY”, ha dimostrato di essere capace di andare ben oltre la classica recitazione, capace di stupire e ricominciare da zero con abnegazione assoluta. Capace di trasmettere emozioni con un semplice sguardo, che dire… è proprio vero “ «L’uomo va al di là di ciò che può afferrare? È falso. Ciò che può afferrare va al di là del suo coraggio ed allora con immenso piacere che vi presentiamo l’intervista in esclusiva di Jessica Polsky, a cui va il riconoscimento di essere stata la pioniera della televisione e dello spettacolo.

Cosa rappresenta per te l’attore in un contesto sociale?

Io faccio questo mestiere da quando avevo 3 anni. Mi sentivo chiamata in causa fin da bambina a svolgere un compito nella società che era prima di tutto intrattenere la gente. Come crescevo mi rendevo conto anche del potere della figura dell’attore, le sue possibilità di far ragionare e riflettere la gente. Così ho sempre selezionato i miei progetti: da una parte la voglia, da giullare di corte, di puramente intrattenere e creare svago per le persone (vedi Camera Caffe’, Piloti, ecc.), ma dall’altra parte anche dei progetti di peso ed importanza di pensiero e riflessione (come un recente spettacolo drammatico di prosa a New York Off-Broadway “Ghost Wife Radio” ed il mio ultimo film appena uscito in Italia “Ulysses A Dark Odyssey”). Credo che noi attori abbiamo la responsabilita’ di fare entrambe queste cose.

Attualmente su quale film hai lavorato?

La mia carriera finora è stata principalmente sul palco, in teatro, come performer dei musical di Broadway, a New York ed in tournee’ per tutto il mondo. Poi mi si e’ aperto un bellissimo percorso televisivo in Italia, che tutt’ora mi porta sorprese e soddisfazioni. Il cinema e’ dove ho potuto finora cimentarmi di meno, ma è un mondo che amo profondamente e che sono felicissima di continuare a scoprire. Il film più importante in cui ho fatto parte, ed anche quello più recente, si intitola “Ulysses A Dark Odyssey” al fianco di attori e personaggi del calibro di Danny Glover e Skin.

Hai raggiunto tanti obiettivi, qual è quello più significativo per te?

Sto lavorando anche molto ultimamente “dietro le quinte” in veste di acting coach, regista, reparto casting, produttrice. Dei tanti miei obiettivi raggiunti, il più grande e’ vedere che i molti anni di duro lavoro, gavetta, formazione e persistenza vengano riconosciuti anche nell’ affidarmi importanti responsabilità nella realizzazione di progetti, non solo davanti alla macchina da presa nelle vesti di interprete.

Puoi dirci a cosa stai lavorando adesso?

Ho appena terminato le riprese di una nuova serie televisiva internazionale da acting coach per un giovane cast. Adesso sono molto presa con la promozione di Ulysses che ha avuto il suo lancio e grande premiere nazionale nelle prime sale settimana scorsa ed avrà un’uscita più estesa lungo l’estate in sempre piu’ citta’. Nel frattempo sondo delle proposte sia in Italia sia negli USA per dei nuovi progetti emozionanti per l’autunno!

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Raccontaci una tua giornata tipo?

Beh’, il bello di fare questo mestiere e’ che non esiste “una giornata tipo”! Ogni giorno è diverso, in base a quello che sta succedendo in quel momento. Durante un periodo di riprese la sveglia suona intorno alle 5.30, si va sul set, si lavoro fino a tardi, e si crolla al letto appena entrati in casa. Poi ci sono giorni dedicati a confermare nuovi lavori, durante i quali magari faccio su’ e giù tra Roma e Milano per provini ed incontri, piuttosto che riunioni con produttori e registi per sviluppare idee nuove. Per non parlare di giorni di promozione, pieni di interviste o passaggi in tv o radio per radunare interesse per un prossimo progetto!

Come vorresti vederti tra 10 anni?

Tra 10 anni spero di aver semplicemente continuato a portare avanti le mie tante attività nel mondo dello spettacolo, sempre più varie in sostanza e sempre più irradiate nei due paesi che sono “casa” per me (Italia e USA).

Artisticamente, quale è l’attrice a cui vorresti somigliare?

Ho sempre stimato Jessica Tandy, una straordinaria attrice che ha recitato fino letteralmente alla fine dei suoi giorni. E’ venuta a mancare all’eta’ di 85 anni e nel suo ultimo anno di vita ha preso parte in ben 3 film ed una fiction televisiva. Per l’estensione di tipologie di ruoli, costante presenza nell’ambito lunga la vita, e pura durata di carriera che l’ha caratterizzata il suo e’ un percorso ispiratore. Condividere anche il nome e’ puramente casuale! 🙂

Cosa vorresti che le persone capissero di te?

Che tutto quello che ho me lo sono guadagnato scegliendo spesso la via più difficile ma dignitosa e pulita. Non sono mai scesa a compromessi per niente e nessuno, spesso rinunciando ad opportunità e proposte perché’ non ero convinta dell’integrità della scelta né delle persone coinvolte. La mia è la spinta innata più pura e viscerale di semplicemente creare svago ed arte per il prossimo.

C’è un ruolo in particolare a cui tu sei legatoa? E se sì per quale motivo?

Mi sono molto “innamorata” del mio personaggio della sitcom Piloti per la RAI (con Max Tortora ed Enrico Bertolino, ambientata a bordo di una linea aerea lowcost), una hostess tanto imbranata quanto adorabile. Era un’anima talmente ingenua, innocente ed entusiasta della vita! È stata una gioia ed un dono interpretarla per più anni. Insieme a lei metterei l’Agente Delfin, il mio personaggio del film Ulysses. Prima perché’ per costruirla lei mi ha costretto a scavare nel profondo di me per trovare delle autentiche caratteristiche che le servivano per essere credibile. Mi ha posto una vera sfida da attrice, mai per un secondo potevo rilassarmi o distrarmi, avevo addosso un altissimo livello di tensione e conflitto. Secondo perché’ Delfin segna la mia partecipazione in quello che io considero uno dei progetti più ambiziosi, originali e coraggiosi visti da tempo.

Che considerazione hai della recitazione Italiana?

Non considero piu’ di tanto una recitazione “italiana” o appartenente ad un certo posto geografico. Dopo una fortunata carriera di aver lavorato in tutto il mondo ho solo individuato recitazione che convince e quella che non convince…le quali si trovano in pari misure in tutte le nazioni.

Ci sono ruoli che avresti voluto recitare?

Ci sono, come giusto e normale che sia per un’attrice, tanti ruoli per i quali faccio provini poi vedo aggiudicati alle mie colleghe. E va benissimo! Non ho rancore o risentimenti–dopo una vita che fai questo mestiere impari a gestirti anche la montagna russa di emozioni che comporta. Ci sono, però, ruoli che avrei voluto fare per i quali non potrei mai andare bene–per via di tratti fisici o età o altro che è fuori dal mio controllo e per quelli bisogna solo mettersi il cuore in pace.

Come nasce la passione per il cinema?

Credo che sia diverso per ogni persona. C’e’ chi si innamora del cinema per il puro intrattenimento e il viaggio della fantasia che ci fa fare. Mentre ci sono altri che vivono (e si legano) al cinema per l’esperienza coinvolgente di sentirsi partecipe personalmente nella trama. Un sano mercato del cinema riesce ad avere un’offerta che fa tutto questo: tocca le corde di tutti quanti.

Quali sono le difficoltà di intraprendere questo mestiere in Italia?

In Italia ci sono molte difficoltà (come ovunque). La più grande difficoltà, nonché’ differenza, tra questo mercato e quello americano e’ la mancanza di forti sindacati che tutelano attori in tutto e per tutto–dalla correttezza del sistema di provini ai salari minimi sindacali fino al massimo di ore consentite sul set, condizioni di sicurezza sul lavoro e molto altro ancora.

Ultima domanda… il senso della vita?

Il senso della vita per me è restituire al pubblico ed ai miei cari qualcosa di bello che dimostri la gratitudine e l’amore che provo per tutto quello che ho.

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