78 Il Qatar investe 120 milioni sul lusso della costa Smeralda

Il fondo di Doha punta 90 milioni per rinnovare 4 alberghi. Già oggi rendono 750 euro a camera al giorno, e oltre 2.000 in alta stagione

 

MILANO – Il nuovo piano quinquennale di Costa Smeralda punta in 5 anni a raddoppiare ricavi e margini, a fronte di investimenti pari a 120 milioni. Il gruppo che fa capo al fondo Qatar Invesment Authority ha chiuso il primo anno del nuovo piano con ricavi in aumento del 16% a 100 milioni e un margine operativo lordo in progresso del 60% a 32 milioni. Ma il grosso della crescita arriverà dal 2019 in poi, quando il rinnovo di alcuni degli alberghi più di lusso del mondo sarà completato. L’obiettivo al 2020 è quello di arrivare a 130 milioni di ricavi con un margine di 50 milioni, e questo senza aumentare la capacità della struttura.

“Il Cala di Volpe 50 anni fa aveva 360 camere – spiega l’ad Mario Ferraro di Smeralda Holding – e vogliamo che continui su questa strada. Quando la Qi ha rilevato l’area da Colony, c’era un importante progetto di sviluppo immobiliare che non è stato attuato, perché vogliamo continuare a tenere la costa Smeralda così come è, ovvero una meta di turisti di fascia alta”.

Anche se la stagione estiva si sviluppa su 4 mesi, ogni camera dei 4 alberghi di proprietà della Qia – su cui c’è un accordo con il gruppo Marriot in fase di ridefinizione – ha un rendimento medio annuo di 750 euro a camera, tra i più alti al mondo. I tre hotel a cinque stelle – in primis il Cala di Volpe – hanno una tariffa media di 2 mila euro a notte, che scende a mille euro a notte per l’Hotel Cervo. Non a caso, la Qia investirà 30 milioni per rinnovare il Cala di Volpe e altri 60 milioni per gli altri tre alberghi.

Il fondo qatariota, per aumentare i ricavi e il periodo di prenotazione, investe sui servizi – tra i quali rientrano i ristoranti stellati, il benessere con spa e centri per il wellness – e sugli eventi. Fatto sta che, a inizio 2019, il Cala di Volpe verrà completamente rinnovato con un investimento di 30 milioni e con l’obiettivo di allargare la stagione da aprile a ottobre, anche grazie a un programma di eventi che spaziano alla musica alla cucina, dall’arte alla cultura.

Ferraro risponde a chi gli chiede su un’eventuale quotazione: “Il fondo del Qatar si pone come un investitore di lungo termine e ha sempre reinvestito tutti i proventi nello sviluppo della Costa Smeralda, ma non è escluso che a fine 2020 possa valutare nuove opzioni strategiche, come un collocamento in Borsa”. Intanto nell’estate 2018 parte il rinnovamento della marina di Porto Cervo, e viene inaugurata la nuova lounge del porto, in attesa di aumentare la capacità dello stesso per far spazio ai mega yacht.

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